Il 18 maggio 1804 Napoleone Bonaparte ricevette il titolo di Imperatore, con lo scopo di creare un potere saldo e centralizzato per la Francia. Quando dovette scegliere le insegne dell’Impero, abbandonò il Gallo in favore dell’Aquila. Infatti, riteneva che il primo non fosse un animale sufficientemente nobile, in quanto se ne stava appollaiato in disparte e si lasciava divorare dalle volpi. Invece, questo meraviglioso rapace nell’immaginario collettivo è da sempre associato al fulmine e ha il coraggio di guardare il sole. Affermò che le Aquile francesi si sarebbero fatte rispettare, anche reggendo il confronto con quelle romane. Un reperto che testimonia la volontà dell’Imperatore di adottare un simbolo tanto potente è conservato nel Museo Navale di Madrid.
Questo importante Museo statale ha il grande merito di custodire un reperto fondamentale per la comprensione della storia della marina militare del periodo Napoleonico. Si tratta di un’Aquila Navale del 1804 costruita per lo stendardo della Marina Imperiale francese.
Il reperto è fuso in bronzo e laccato d’oro dal bronzista Pierre Philippe Thomire. Il tutto ricalcato da un’opera originale di Antoine Dyonysos Chaudet (1763-1810), scultore personale di Napoleone che prese ispirazione della rappresentazione dell’aquila con le ali spiegate emblema di Giove, il padre degli Dei.
Nella copia conservata al Museo Navale mancano i raggi di Giove che avrebbero dovuto trovarsi sotto gli artigli della zampa destra dell’Aquila. La base su cui poggia il rapace è anepigrafa, cioè priva di iscrizione. Questo manufatto è davvero molto importante per la storia degli studi di questo settore nello specifico. Questo per quale motivo? A quanto pare risulta l’unico esemplare conservato della Marina Imperiale di Napoleone. Questo pezzo è entrata nel Museo Navale di Madrid relativamente presto, nell’agosto del 1847. Ad oggi risulta uno dei pezzi più significativi conservati al suo interno ed è soggetto ad un costante lavoro di manutenzione.