I geroglifici decifrati da Champollion e dagli egittologi successivi raccontano l’esistenza di un’antica “Terra degli Dei” colma di risorse. Le fonti antiche narrano di intensi commerci fra il regno dei faraoni e questo mitico territorio, che intratteneva intensi rapporti anche con Fenicia e Mesopotamia. Ma dove era ubicata la “Terra degli Dei”?
Dalle iscrizioni del tempio funerario di Hatshepsut, regina della XVIII dinastia (XVI-XV secolo a.C.) pare indicare l’ubicazione nell’attuale regione somala del Puntland. In particolare, la descrizione di alcune antiche città somale presenti nei testi egizi è alquanto simile al vero. La sua copiosa disponibilità di materie prime è anche alla base dell’etimologia del nome che gli antichi egiziani le avevano affibbiato. Il fatto che l’oro delle statue sacre, le pelli di leopardo indossate dai sacerdoti e l’incenso bruciato nei templi provenissero da quella regione infuse l’idea che quella fosse, appunto, la “Terra degli Dei”.
Il legame fra la “Terra degli Dei” e la regina Hatshepsut deriva da una spedizione organizzata dalla sovrana verso quel mitico territorio, tramandato dalle rappresentazioni sul suo tempio. Ella ordinò la costruzione di cinque navi da viaggio che percorsero dapprima il Nilo verso nord. Sbarcati nel Mediterraneo, furono traportate, smontate, nel Mar Rosso via terra e da lì raggiunsero la regione, oggi identificata con l’attuale Somalia. Gli abitanti di quella terra rimasero esterrefatti dall’arrivo del faraone.
Dalle incisioni si può anche evincere la ricchezza della regione, nell’ammontare dei doni che gli autoctoni offrirono agli egiziani. Questi ultimi, infatti, ricevettero oro, animali selvatici, scimmie, elefanti, pelli di leopardo, avorio, spezie, legni preziosi, cosmetici, incenso, gomma aromatica. Gli egizi avevano invece donato loro armi, gioielli e metalli preziosi. Tali iscrizioni provano dunque il rapporto proficuo intrattenuto fra la “Terra degli Dei” e l’Antico Egitto e mostrano la grande generosità che connaturava il popolo che abitava quella terre.