Primogenita del re Enrico VIII visse gran parte della sua vita ai margini della politica eppure ascese al trono all’età di trentasette anni. La successione della regina cattolica rappresentò una minaccia per la fazione protestante e ben presto coloro che erano suoi nemici la soprannominarono “bloody Mary“. Fu la prima donna ad essere incoronata regina per diritto divino in Inghilterra.
Maria Tudor era figlia di Caterina d’Aragona e Enrico Tudor. Nata nel 1516, fu l’unica figlia sopravvissuta della coppia. Trascorse un’infanzia felice, ma la sua vita subì dei risvolti particolari. Enrico VIII diede vita a uno scisma con la Chiesa di Roma e divorziò. Si risposò con lady Anna Bolena. Neanche dal suo secondo matrimonio, il re riuscì ad ottenere il sospirato erede maschio, generò bensì un’altra figlia.
Intanto Maria vedeva crescere le file dei suoi oppositori: la stessa Anna Bolena, e Thomas Cromwell. Le umiliazioni e le difficoltà si susseguirono, fino a quando alla morte di Edoardo VI, figlio di terzo letto, morì e al suo posto salì al trono Jane Grey. Maria però appoggiata da molti influenti uomini politici riuscì a far leva sui propri diritti e a diventare regina nel 1553 ma priva di qualsiasi preparazione politica. Così perdonò tutti i suoi oppositori tranne il duca di Northumberland lord Dudley, marito di lady Gray.
Tra i suoi principali obbiettivi vi era la restaurazione della religione secondo il rito romano. A tal fine si interfacciò con il cardinale Reginald Pole nominato arcivescovo di Canterbury. Concluse un matrimonio con l’erede al trono di Spagna, suo cugino Filippo II di dieci anni più piccolo. Questa unione attirò l’ira dei protestanti, la paura dell’Inquisizione e la preoccupazione dei francesi.
Diffusa dai francesi la voce che Filippo volesse portare un esercito per sottomettere l’Inghilterra, i protestanti insorsero. Da Kent all’inizio del 1554, migliaia di uomini marciarono verso Londra sotto la guida di Thomas Wyatt. Questi eventi accelerarono la restaurazione voluta da Maria: seguì inevitabilmente una sanguinosa repressione. Tra le più di duecento vittime protestanti vi furono anche lady Jane Grey, il coniuge lord Dudley e Thomas Cranmer.
La repressione fece guadagnare a la cattolica regina il soprannome di bloody Mary. Eppure nonostante la violenza di cui dovette essere capace si rivelò un’attenta sovrana ai desideri del popolo come riportato dall’ambasciatore veneto Giacomo Sorranzo. Il breve regno di Maria finì nel 1558, quando sopravvenne l’ultima illusione di una gravidanza: in realtà, il manifestarsi della malattia che la portò alla morte.