Il termine Ubasute è legato alle antiche tradizioni giapponesi e significa letteralmente “abbandonare una vecchia”. Si tratta di un vero e proprio senicidio, ovvero l’uccisione di persone anziane, tramite l’abbandono in luoghi desolati, spesso in montagne sperdute.
Secondo i racconti, uno di tali luoghi fu la foresta a nord-ovest del Monte Fuji. Questa è conosciuta come Aokigahara, ovvero “mare di alberi”, per la sua fittissima vegetazione.
I racconti della tradizione nipponica però non nascevano con lo scopo di incitare l’abbandono dei propri cari in età avanzata. Al contrario, volevano ispirare pietà e stillare empatia nel cuore dei figli nei confronti dei genitori che li avevano accuditi in tenera età e che ora necessitavano dello stesso trattamento.
Uno dei racconti più famosi, chiamato Ubasuteyama, riguarda l’abbandono di una madre anziana da parte del figlio. La madre, conscia di ciò che il figlio stava compiendo, non mutò il suo amore genitoriale, anzi lo rafforzò. Disseminò lungo il cammino pezzetti di un ramo per facilitare il ritrovamento della strada di casa da parte del figlio al ritorno, dopo che questo lo aveva abbandonato.
Come si evince dal racconto, e come succitato, è forte il contrasto fra il comportamento degli anziani, prodi nell’accettare il fatto compiuto e nonostante ciò amorevoli, e quello dei figli, spesso dimentichi di tutto ciò che ricevono dai proprio genitori.
Non vi sono (fortunatamente) le prove per dimostrare che la pratica fosse realmente diffusa nel Giappone antico. Perciò i racconti riguardano per lo più il folklore. Tuttavia recentemente sono avvenuti due casi allarmanti, nel 2015 e nel 2018, di Ubasute. Nel primo caso un fratello abbandonò la sorella disabile, nel secondo una figlia riservò lo stesso trattamento al padre.
Dato preoccupante è che il Giappone è il Paese con la percentuale di anziani più alta al mondo. Inoltre le misure di welfare intraprese dal 1973 non sono ancora ampiamente sviluppate, dunque vi è un rischio concreto che la pratica si diffonda. Noi ci auguriamo che rimanga legata alla tradizione e lontana dalla realtà, con la conseguente speranza che il servizio per gli anziani possa migliorare ed evitare l’Ubasute.