Sebbene il potere che le donne avevano nella società norrena – e nella famiglia vichinga – era superiore a quello della controparte nel resto d’Europa, la maggior parte di esse si occupava di faccende domestiche. Soprattutto quando gli uomini erano in giro a compiere saccheggi e razzie (ma anche a commerciare o a fare i mercenari di turno), erano loro a doversi occupare del lavoro dei mariti, oltre che del proprio. Tuttavia, era considerato oltraggioso fare del male alle donne, erano considerate membri preziosi della società.
Si occupavano di tutto: dalle faccende domestiche, alla preparazione del cibo fino all’allevamento del bestiame. Si occupavano, inoltre, del taglio e cucito per confezionare vestiti per tutta la famiglia. Era un lavoro che richiedeva molto tempo, fino a 35 ore per filare abbastanza spago per un giorno di tessitura.
Si sposavano quando ancora erano bambine, la maggior parte all’età di 12 anni. I genitori della coppia organizzavano i matrimoni e la famiglia dello sposo pagava il prezzo della sposa. E comunque, in sede matrimoniale, la dote esisteva ed era affare della famiglia di lei.
Per quanto riguarda i bambini, i ragazzi imparavano fin da piccoli il lavoro degli uomini, insegnato dai padri, dai fratelli e dagli zii. Le ragazze, invece, imparavano a destreggiarsi nelle faccende domestiche, a tessere e cucire e a prendersi cura degli animali domestici.
Quando i Vichinghi si stanziarono in Islanda, Groenlandia e Vinland, le donne andarono con loro, talvolta partecipando a scenari bellici. Come detto all’inizio, la sfera femminile godeva di una certa emancipazione, confrontandola con quella restante nel continente. Esse potevano divorziare; possedere alcune proprietà; vendere i propri prodotti artigianali. Alcune addirittura divennero ricche proprietarie terriere.
Nelle tombe di alcune, infatti, gli archeologi hanno trovato bilance usate per pesare l’argento usato in commercio. In altre, invece, sono state trovate alcune armi, a testimonianza che alcune di loro combattevano al fianco dei propri uomini.