Ancora oggi sono moltissimi i personaggi femminili che la storia ha lasciato nell’ombra, e Ching Shih è uno di questi. Severa e ambiziosa, astuta e calcolatrice, fu lei la donna al comando della flotta più grande della storia. Abbattendo le barriere e i luoghi comuni, la potente pirata seminò il panico nel Mar della Cina durante il XIX secolo. Il suo vastissimo equipaggio non era composto solo da uomini con bende sull’occhio e gambe di legno. Al suo fianco, infatti, c’erano spesso numerose donne e bambini.
![La storia di Ching Shih, la pirata più potente della Cina](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2023/09/la-storia-di-ching-shih-la-pirata-piu-potente-della-cina.jpg)
Ma la storia della potente Ching Shih ha inizio nel degrado. Nasce nel 1775 nella provincia di Guangdong e trascorre la sua giovinezza in un bordello galleggiante, costretta a vendere il proprio corpo. È lì che conosce Zheng Yi, valoroso pirata, che rimane subito stregato dalla sua bellezza e vuole sposarla a tutti i costi. La sveglia Ching Shih pone però alcune condizioni: il marito avrebbe dovuto spartire con lei non solo i suoi averi, ma anche il comando del suo equipaggio.
I due si sposano nel 1801 e iniziano a mettere a ferro e fuoco i porti e le città che hanno la sfortuna di trovarsi sul loro percorso. Con l’aiuto di Ching Shih, la flotta si espande da 200 navi a più di 1800 navi. Sempre sotto suo consiglio, formano la Coalizione Pirata Cantonese, che riunisce tutte le flotte cinesi. La “Flotta Rossa” può così operare senza doversi preoccupare di rivali e concorrenti. Ma dopo solo sei anni di matrimonio, Zheng Yi muore, lasciando Ching Shih nel terrore di dover tornare alla sua vecchia vita.
![nave pirata cinese](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2023/09/la-storia-di-ching-shih-la-pirata-piu-potente-della-cina-2.jpg)
In questo contesto la pirata mostra tutte le sue abilità strategiche per arrivare al comando della flotta. Stringe i rapporti con Chang Pao, figlio adottivo di Zheng Yi e suo erede designato. I due divennero infatti amanti ed ebbero un figlio. Chang Pao diventa ufficiale esecutivo, ma lascia a Ching Shih la gestione degli accordi commerciali e delle alleanze.
Ching Shih gestisce la sua ciurma con regole ferree. La vera novità del suo comando infatti è la presenza di un Codice di comportamento, che tutti i suoi uomini sono tenuti a rispettare. Il tradimento degli ordini costa agli uomini la testa. Severe sono le leggi sui bottini: una parte andava all’equipaggio che l’aveva ottenuto, mentre un’altra parte veniva aggiunto al fondo pubblico. Le donne fatte prigioniere potevano essere prese in moglie dai suoi uomini, a patto che essi fossero fedeli e rispettosi. Pratiche come l’adulterio e lo stupro non erano perdonate.
![Ching Shih pirata ritratto](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2023/09/la-storia-di-ching-shih-la-pirata-piu-potente-della-cina-3.jpg)
Il governo cinese, spaventato dalla potenza acquisita dalla donna, le concede l’amnistia. Finisce così il regno del terrore di Ching Shih, che però rimane vivo nell’immaginario cinese e non solo. Il suo personaggio, infatti, anima numerosi film, romanzi e videogiochi. Non ci si può dimenticare facilmente della pirata più potente della Storia.