In una delle immense cave di ghiaia del Maasplassen, zona del Limburgo belga-olandese, un normale dragatore si è imbattuto in una eccezionale scoperta. Una spada lunga 53 cm dell’Età del Bronzo, precisamente datata tra il 925 a.C. e l’800 a.C. Per il fortunato lavoratore non si trattava di nulla di eccezionale e la relegò in un comodo posto sopra il camino di casa.
Negli anni passati però il Museo Nazionale delle Antichità dei Paesi Bassi acquistò la spada dal nipote del suo scopritore e fa sapere che a breve farà parte di una mostra dedicata all’età del Bronzo.
Che cosa ha di speciale la spada? Innanzi tutto, insieme a quelle di Ommerschans e Jutphaas, è una delle poche spade dell’epoca sopravvissute. Ma soprattutto fra le tre è l’unica ad essere stata certamente utilizzata. I numerosi segni di erosione e di lavori di affilamento conseguenti visibili e studiati sulla lama ne sono la prova. Ciò dimostra come l’Europa centrale del periodo del Bronzo non fosse sempre pacifica.
Le altre spade avevano invece funzione rituale, come molti oggetti bellici rappresentanti di uno status di chi li possedeva. In molti casi infatti erano solamente oggetti funebri da seppellire con i proprietari o appositamente creati per i funerali di persone importanti. In altri casi potevano avere altre valenze spirituali ed essere utilizzati duranti particolari cerimonie.
Il curatore del museo di Leida, Luk Amkreutz, insieme a ricercatori dell’università della stessa città, hanno condotto ampie analisi sulla lama tra il 2019 ed il 2020, arrivando alla conclusione sopra detta, la spada era usata in combattimento, e per di più in diversi contesti.
Se allora vi capitasse di trovare oggetti antichi e arrugginiti durante un lavoro che state svolgendo non portateli a casa ad ornare i vostri caminetti, chiamate le autorità competenti e affidatele a loro, la storia è ovunque ed è compito di tutti tutelarla e farla conoscere alle prossime generazioni.