L’Eremo di San Galgano in Montesiepi vi dice qualcosa? E se vi rivelassimo che qui, a poca distanza da Siena, si trova la vera spada nella roccia? Se prima avevamo la vostra curiosità, adesso pensiamo di avere la vostra attenzione. La leggenda (che nasconde un fondo di verità) ha inizio nel XII secolo e vede come protagonista un cavaliere di nome Galgano Guidotti, passato alla storia come San Galgano.
Il canovaccio non vi risuonerà particolarmente originale; l’uomo decide di abbandonare i beni materiali della vita per dedicarsi alla cura dello spirito. I familiari cercano di farlo desistere e lui fugge via (vi ricorda qualcuno?). Facendo un passo indietro, sappiamo come sarebbe stato l’Arcangelo Michele a stravolgere la vita del nobile toscano. Dopo un periodo dedicato alla predicazione per le strade di Siena, l’uomo si dà alla suddetta fuga.
Giunto nei pressi di Montesiepi, una delle versioni della leggenda vuole che il cavallo si inginocchi facendo cadere bruscamente l’uomo. Galgano perde i sensi e in questo stato confusionale vede apparire ancora una volta San Michele, questa volta in compagnia dei 12 apostoli e di Gesù. Essi lo incaricano di costruire un eremo sul posto. Lui si sveglia e mosso da un certo spirito (probabilmente santo), esegue l’ordine.
Prima di farlo però, conficca la spada in una roccia, a simboleggiare una croce attorno alla quale sorgerà il luogo di culto. Galgano vivrà il resto dei suoi giorni a Montesiepi, almeno fino al 1184/85. L’eremo venne ampliato, si costruì una bellissima rotonda e non solo. I cistercensi vollero realizzare una splendida abbazia a poca distanza, l’odierna “Abbazia di San Galgano”, purtroppo in rovina.
Sebbene vi siano diverse leggende in merito, tutte concordano sull’episodio della spada, conficcata nella roccia apparentemente nel 1180. Ricercatori interessati alla vicenda hanno condotto degli studi in merito. Essi hanno confermato due cose importantissime: in primis che la spada è realmente del XII secolo; in secundis, che la lama è davvero conficcata nella roccia (e non che vi fosse solo una parte di essa).
A parte qualche episodio ilare (come quella volta che un tizio, pensando di essere Re Artù, cercò di estrarre la spada, danneggiandola), la spada di San Galgano si trova ancora lì, sotto una cupola di plastica, tranquillamente visitabile. Quindi se avete voglia di calarvi nel mondo di Camelot e Mago Merlino, alla ricerca di spade leggendarie come l’Excalibur, potete tranquillamente farvi una gita in Toscana…