Ma quindi i cinesi sono arrivati nelle Americhe prima degli europei? Vorremmo tanto rispondervi con certezza, ma ad oggi esistono solo ipotesi supportate da sporadici e indecifrabili ritrovamenti, come quello avvenuto nello stato americano della Georgia. Un collezionista amatoriale avrebbe scoperto una spada votiva cinese nei pressi di un fiumiciattolo. Il fatto, divenuto immediatamente di dominio mondiale, ha riacceso l’eterno dibattito con il quale abbiamo introdotto l’articolo.
Sia chiaro, non è il primo manufatto di origine asiatica ritrovato nelle Americhe, ma è comunque uno dei meglio conservati. Studiandolo da vicino si possono comprendere molte cose, così come possono venir fuori nuovi dubbi. Fabbricata in lizardite, la spada votiva presenta dei simboli che rimandano ad epoche storiche cinesi distinte tra loro. Alcuni elementi, come la forma, la presenza del dragone a spirale, la punta piumata, lasciano intendere come il manufatto appartenga ad un periodo coperto da diverse dinastie.
Collocare l’oggetto a livello temporale è complicato, perché si chiamano in causa gli ultimi due millenni prima di cristo, con il susseguirsi delle dinastie Xia (2070-1600 a.C.), Shang (1600-1046 a.C.) e Zhou (1046-256 a.C.). Il Taotie – nome specifico del manufatto – assomiglia tra le altre cose agli oggetti di manifattura tradizionale olmeca. E questo fa riflettere.
La cultura degli Olmechi, dominante a partire dal 1500 a.C. nella regione mesoamericana, ha molti punti in comune con quella cinese, soprattutto dell’epoca Shang. Gli Olmechi, tra le altre cose, erano un popolo a contatto con le civiltà precolombiane a sud e con quelle native a nord, con le quali condividevano lo sbocco nel Golfo del Messico. Le suddette somiglianze potrebbero lasciar supporre un contatto tra cinesi e precolombiani, ma le prove a favore di questa tesi sono scarne.
Una domanda che ci si potrebbe porre è la seguente: come c’è finita una spada votiva cinese in un territorio come quello della Georgia? Una parziale risposta proverrebbe dalle cronache del 1685 di Charles de Rochefort, un esploratore a contatto con il popolo Apalachee, stanziato nel sud-est americano. Questi sosterrebbe come gli Apalachee avessero una dettagliata conoscenza dei popoli vicini, soprattutto di quelli provenienti dall’America centrale.
Eventuali contatti commerciali spiegherebbero l’arrivo della spada votiva in territorio nordamericano. Benché siano in corso studi per dimostrare la validità delle ipotesi fin qui enunciate, è ancora presto per affermare come i cinesi abbiano stabilito dei contatti con le popolazioni precolombiane. Certo è che la spada di 30 centimetri ritrovata negli USA ci lascia con più di qualche spunto.