Negli anni centrali del XIV secolo si diffuse in Europa un morbo dilaniante e altamente mortale che aveva già fatto la sua comparsa altre volte, ma in forme diverse: la Peste Nera. La storia di come questa sia arrivata nel Vecchio Continente è raccapricciante ed è connessa a quella che fu, probabilmente, la prima guerra batteriologica della storia.
Questa vicenda è legata ad un popolo protagonista di questi secoli convulsi, che, nel secolo precedente, deteneva uno degli imperi più grandi che la storia abbia conosciuto: i Mongoli. Nel 1346, comandati dal Khan Ganī Bek, stavano assaltando la colonia genovese di Caffa, oggi conosciuta come Feodosia, in Crimea. Si trattava di un avamposto molto importante lungo la via della seta.
Oltre ai vari problemi connessi all’ambito strategico e bellico in sé, i Mongoli combattevano un altro problema molto urgente. Il batterio della Yersinia pestis girovagava tra loro e li conduceva a morti atroci fra dolori e sofferenze. Decisero però, con una certa resilienza, di fare di un problema del genere un loro punto di forza.
Durante lo scontro con i genovesi presero infatti a caricare i loro morti di peste sulle catapulte e a lanciarli tra le file nemiche. Un’ottima strategia, ma la guerra fu vinta in ogni caso dagli occidentali. In cambio però la peste ormai serpeggiava latente e viaggiava inesorabilmente verso il cuore dell’Europa.
Il primo porto a dovervi fare i conti fu quello di Messina, dove il vecchio morbo arrivava in forma nuova. Chiaramente le città portuali erano quelle maggiormente colpite poiché più esposte a traffici e contatti di vario genere. Una zona verde fu invece Milano, dove i Visconti, che controllavano capillarmente e ottimamente il territorio, limitarono enormemente il contagio. In ogni caso, nel complesso, si trattò di un vero e proprio massacro.
Non si hanno dati concreti e precisi, ma le stime più accurate parlano di circa 30 milioni di morti. Considerando che (sempre secondo stime e non dati certi) la popolazione europea era di circa 90 milioni di persone, morirono circa 1/3 degli europei. Fra questi spicca una testa coronata, l’unica a morire durante il periodo di Peste Nera: Alfonso XI di Castiglia.