Guerra degli ottant’anni (1568-1648), da una parte abbiamo gli spagnoli, volenterosi di mantenere il controllo commerciale e strategico delle Province Unite, dall’altra abbiamo quest’ultime, ribellatesi in nome dell’indipendenza. Il contesto ci conduce ad uno degli episodi che hanno caratterizzato l’intera vicenda: la presa di Breda del 1590.
Situata tra il fiume Aa e Mak, nella provincia del Brabante, la città di Breda è un caposaldo della difesa territoriale spagnola, organizzata dal governatore imperiale Alessandro Farnese. Nell’ottica dei ribelli, prendere Breda significava aprirsi una strada verso ulteriori conquiste nei Paesi Bassi spagnoli. Era un tassello obbligatorio per proseguire nella guerra.
Charles de Heraugiere, nobile al servizio di Maurizio di Nassau (capo della fazione ribelle), capì fin da subito come, per entrare nella città, bisognasse utilizzare la testa e non la forza bruta. La guarnigione a difesa di Breda era composta da spagnoli e italiani ben armati: attaccare direttamente sarebbe stato un grande ed evitabile errore. Heraugiere a quanto pare adorava l’Iliade.
Non è un dettaglio da poco, perché attraverso la conoscenza di un mercante che vendeva torba, riuscì a mettere in pratica la sempreverde tattica del Cavallo di Troia. All’equazione sostituite il termine “cavallo” con “nave che trasposta torba” e il gioco è fatto. Il nobile originario di Cambrai si nascose nella stiva dell’imbarcazione con altri soldati. Nel febbraio del 1590 il gruppo ribelle entrò senza alcun problema nella città di Breda, ma allora fu solamente una ricognizione.
Il nostro Charles de Heraugiere, compresa la fattibilità del piano, decise di tornare indietro, avvisare Maurizio di Nassau, ottenere il benestare del boss e riprovarci, questa volta accompagnato da 68 picchieri olandesi. All’alba del 4 marzo, la nave carica di torba (e di uomini pronti a conquistare la città) entrò nel porto di Breda. Senza alcun controllo, essa attraccò: fu l’inizio della fine per la guarnigione di difesa italo/spagnola.
Per gli uomini di Heraugiere fu un gioco da ragazzi. Nel pomeriggio, quando l’esercito di Maurizio di Nassau arrivò sotto le mura di Breda per dare manforte, la città era già caduta. Nessuno, tra i 68 picchieri facenti parte dell’operazione, perì in battaglia. Questa storia ci insegna come a volte conoscere i grandi classici possa essere di grande aiuto. Per voi sarà anche Charles de Heraugiere, ma per noi si legge “Ulisse”.