Storia Che Passione
Napoleone cagnolino foto

La più grande commozione di Napoleone fu davanti ad un cagnolino

Napoleone non passa mai di moda e l’uscita nelle sale dell’omonima pellicola diretta da Ridley Scott lo conferma. Ci lasciamo sfuggire un’anticipazione: non troverete di sicuro questo episodio marginale, ma curiosissimo sul più grande generale (secondo alcuni) di tutti i tempi. Oggi vi racconteremo di quando Napoleone si commosse, più di ogni altra volta, di fronte ad un cagnolino.

Napoleone cagnolino foto

Diamo giusto un po’ di dati, per capire meglio di chi stiamo parlando. Il numero di battaglie che riguarda Napoleone è, a dir poco, mostruoso: 147! Quanti morti ci furono durante queste guerre e scontri? I numeri (sempre molto labili) parlano di una cifra compresa tra 3,5 e 6 milioni di morti. Bene, davanti a tanta distruzione Napoleone si commosse sicuramente, ma non fu il suo apice.

A raccontare l’episodio in questione è il nostro protagonista durante l’esilio a Sant’Elena. Correva l’anno 1796, il Bonaparte era generale dell’Armata francese in Italia. Durante la notte, mentre si curavano i superstiti e si seppellivano i feriti, passeggiava inquieto. Avvolto nel suo mantello non si aspettava la visita del simpatico quadrupede.

cagnolino soldato immagine

Il cagnolino era tutt’altro che felice però, si lamentava, quasi piangeva. Andava avanti e indietro tra il corpo di un uomo ed il generale, e leccava la faccia del malcapitato. Quasi a chiedere di soccorrerlo. Forse era proprio quello che cercava di comunicare a Napoleone.

Il generale allora, a mente più lucida durante l’esilio, commenta l’accaduto. Afferma di essere conscio del fatto di aver condotto innumerevoli battaglie con grande freddezza e seminato morte ovunque. Ma in quella sera, quel cane, unico amico fedele rimasto al fianco dell’uomo fino alla morte, lo commosse.

cagnolino Napoleone esilio

Bonaparte evidenziò come, probabilmente nello stesso rifugio militare ci fossero degli amici dell’uomo, o familiari addirittura. Nessuno di questi era al suo fianco, nessuno piangeva per lui come il suo più fedele amico. Allora disse di aver imparato un’importantissima lezione dalla natura e dal cagnolino, trasmettendola anche a noi con le sue memorie.