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Sahura immagine piramide

La piramide di re Sahura ed i suoi misteriosi negozi

Nella regione di Abu Sayr, in Sudan, una missione archeologica congiunta egiziano-tedesca, ha ritrovato dei misteriosi e antichissimi negozi nella piramide di re Sahura, secondo sovrano della quinta dinastia egizia. Addentriamoci nel mistero e vediamo a cosa potevano servire questi luoghi commerciali.

Sahura immagine piramide

Sahura regnò tra il 2490 ed il 2475 a.C. e fece costruire la sua piramide ad Abusir, a nord di Saqqara. Si tratta della prima piramide egizia che si trova nell’area, e chiaramente fungeva da complesso tombale una volta morto il faraone. Con la costruzione della sua tomba in tale zona spostò nella parte settentrionale della città l’attenzione dei suoi successori, trasformandola in una necropoli.

La struttura della piramide è quella classica delle piramidi reali dell’Antico Regno, modello per le future e più grandi piramidi. Le fondamenta funerarie ed i molti rilievi decorativi sono quelli tipici del periodo mentre i gradoni interni invece rappresentano la caratteristica peculiare della tomba di Sahura.

Sahura interno struttura

I gradoni servivano per due motivi principali. In primis sostenevano il rivestimento esterno e la classica struttura liscia delle costruzioni del tempo. Inoltre, l’altra grande funzione era quella di reggere l’ingente peso del sarcofago reale del re egiziano.

I cavatori copti e musulmani però nei peridi storici successivi hanno continuato a prelevare pietre e blocchi dalla costruzione. Ciò ha chiaramente destabilizzato la struttura nel corso del tempo, rendendola precaria e causando il crollo dei soffitti dei sotterranei e degli altri vari ambienti della piramide. Inoltre i vari terremoti che si sono susseguiti nell’area hanno completato l’opera rendendo inagibile la piramide.

Sahura piramide foto

Tornando invece alla recente scoperta, anche questa non fa che infittire il mistero. La domanda ricorrente degli studiosi è: a cosa potevano servire i negozi in tale ambiente? La risposta, o le diverse risposte, potrebbero contribuire ad aumentare le nostre conoscenze sulla grande civiltà egiziana. Non ci resta che attendere speranzosi.