In angoli nascosti di alcuni cimiteri londinesi, riposano molti personaggi della nobiltà vittoriana. Questi vivevano all’insegna del lusso e dello svago e, come si può immaginare, le loro tombe non sono altro che la testimonianza dell’estetica della morte estremamente in voga in quel periodo.
L’età vittoriana era caratterizzata da un profondo divario tra ricchi e poveri, tanto che i primi dovevano ostentare e mettere in evidenza la loro posizione privilegiata anche dopo la morte. Così organizzavano funerali sontuosi e le loro tombe erano quasi dei mausolei, estremamente lussuosi, che avevano come obiettivo quello di attrare visitatori.
Molte bare erano realizzate con legni pregiati ed erano decorate da particolari raffinati, come chiodi di ottone o rivestimenti in camoscio o velluto. Talvolta tra le decorazioni vi erano anche pietre preziose. Erano talmente tanto di valore che alcuni cimiteri richiedevano una tassa per l’ingresso, anche molto alta, che portò piano piano i parenti dei defunti a non far più visita ai propri cari. Così le tombe furono lasciate a sé stesse e talvolta anche vittime di atti vandalici.
Molte bare della nobiltà vittoriana si trovano nelle catacombe di quelli che sono chiamati i “Magnifici Sette“, ovvero i cimiteri giardino di Londra. Questi nacquero tra il 1832 e il 1842 per risolvere il sovraffollamento dei cimiteri parrocchiali quali Kensal Green, West Norwood e altri.
Kensal Green Cemetry è uno dei principali cimiteri vittoriani privati ed è anche il più antico tra i sette. In questo cimitero sono seppellite circa 250.000 persone di cui 500 appartengono alla nobiltà londinese. Tra queste troviamo anche Marigold Frances Churchill, figlia del primo Ministro Winston Churchill e Lady Clementine. Ma anche quella di Sofia di Hannover, figlia di Giorgio III. Questa chiese espressamente di essere seppellita in questo cimitero per trovarsi al fianco di suo fratello, duca di Sussex.