Quando si parla di epidemie devastanti del passato, balzano in mente le classiche pesti che falcidiarono la popolazione del vecchio continente nell’antichità, la catastrofica morte nera del XIV secolo, le varie malattie introdotte in America dai conquistadores, l’influenza spagnola del primo ‘900 e così via. In tanti però non conoscono la Malattia del Sudore che afflisse per mezzo secolo (prima metà del ‘500 circa) il settentrione europeo, anzi, che colpì quasi esclusivamente gli inglesi.
La Malattia del Sudore, conosciuta anche come Sudore Inglese (dal latino sudor anglicus), fu un misterioso morbo che colpì in primo luogo l’isola britannica nel 1485, per poi ripresentarsi sotto forma di ondate epidemiche in Scandinavia e in Germania. L’ultimo caso attestato è del 1551. Poi il vuoto. Come è possibile una cosa del genere? Cosa sappiamo del male?
Importante specificare una cosa: a 24 ore dalla comparsa dei sintomi – genericamente eccessiva sudorazione, febbre, brividi costanti, dolore osseo – si passava a miglior vita. La sconcertante letalità del morbo giustificò il timore che dilagò in tutta Inghilterra a quell’epoca. Alla prima fase dopo la contrazione del male, ne seguiva un’altra caratterizzata da un aumento inspiegabile della temperatura corporea, delirio, insufficienza respiratoria e infine collasso.
E se pensate che una malattia del genere potesse proliferare tra gli strati meno abbienti della popolazione, vi sbagliate. Il Sudore Inglese se la prendeva con l’aristocrazia, con l’alta borghesia, insomma, con chi conduceva una vita agiata. Fornire una spiegazione a questa strana coincidenza non è semplice, soprattutto se pensiamo a come la Malattia del Sudore fosse solita sparire con la stessa tempestività con la quale era comparsa.
Particolarissimo anche il fatto che la condizione sembrava affliggere solo gli inglesi, non gli scozzesi, non i gallesi, non gli irlandesi. Qualcuno scambiò le epidemie per delle punizioni divine nei confronti dei sudditi di Londra. Le vittime note furono parecchie, tra queste ricordiamo i giovanissimi duchi di Suffolk (immagine introduttiva) Henry e Charles Brandon. Non ce la fece neppure il figlio di Enrico VII, erede al trono. Forse la stessa Anna Bolena ebbe a che fare con il morbo.
Oggi la scienza, sebbene ancora alla ricerca di una riposta concreta, fornisce delle ipotesi per quello che fu il male più temuto d’Inghilterra. Forse si trattò della sindrome polmonare da Hantavirus, forse fu qualcos’altro. Vivremo qualcosa di simile in futuro? Beh, le possibilità ci sono. Il mistero nel frattempo permane.