Il leggendario, quanto scandaloso, baratto dei duchi d’Orléans avvenne con il favore della notte, quella del 16 aprile 1773, presso Modigliana, un paesino della Romagna. Alla vigilia del sabato santo di quell’anno, presso la dimora dei conti Borghi, risiedeva in quel periodo anche la contessa Joinville. Una nobildonna francese che partorì proprio quella sera, in concomitanza di un’altra donna che stava dando alla luce il proprio figlio: Vincenza Diligenti.
La leggenda del baratto vuole che i due bambini fossero rispettivamente una femmina e un maschio. Che la famiglia di nobili facesse ritorno in Francia con un bel maschietto così che nella casa di quei popolani crescesse una fanciulla a cui, nonostante la umili origini, vennero garantite tutte le cure riservate a una nobildonna. La famiglia si era di certo arricchita, ma comunque le spese volte a garantirle agi e privilegi della fanciulla apparivano eccessive.
La giovane Maria Stella Chiappini, educata finemente, riuscì a concludere due matrimoni: prima con un lord inglese d’età avanzata e poi con un nobile russo detto il barone pazzo. Tornò in Italia per visitare il padre molto malato che decise di rivelare alla figlia le sue reali origini. Da quel giorno la vita di Maria Stella cambiò per sempre.
Quella notte del 1773 quella nobile famiglia francese, appartenente al ramo cadetto della casata regnante, aveva provveduto ad assicurarsi un erede maschio. Vigendo la legge salica d’altronde questo fanciullo avrebbe occupato un posto nella linea di successione. Lo scambio poteva apparire sicuro: era del resto avvenuto lontano dalle terre francesi, nessuno avrebbe dubitato della purezza del sangue del giovane.
Maria Stella si mise con decisione a cercare di essere riconosciuta dalla casa d’Orléans, ma questi la respinsero sempre. Solo in terra italica ottenne qualche riconoscimento. Di fatti con un processo nel vescovado di Faenza si attestava lo scambio, ma su pressione del Vaticano si disse opera di genitori ignoti.
Il bambino della leggenda non era altri che il sostenitore della Rivoluzione Philippe Egualité e futuro re di Francia Luigi Filippo I Borbone-Orléans. Naturalmente molte, nel corso della storia, sono le leggende simili e come in questo caso prive di fondamento.