Una confederazione che nasce come risposta alla minaccia macedone nel IV secolo a.C., che acquisisce sempre più potere politico, il quale spesso si tramuta in azioni dal forte carattere militare, confederazione su cui fanno affidamento i “barbari” romani per la penetrazione in Grecia ma a sua volta definita barbara, o quantomeno incivile, da tutti gli altri greci, Achei fra tutti. La Lega Etolica fu questo, ma fu anche molto altro.
La Lega Etolica era, come anticipato, una confederazione di poleis della regione Etolia, situata ad ovest di Atene ma comunque sopra il Peloponneso. Per la sua posizione delicata e strategica, le città etoliche si riunirono attorno a quella di Thermos, principale centro della regione, formando così una vasta alleanza.
A capo di questa vi era un uomo forte dai poteri decisionali non del tutto limitati, per utilizzare un eufemismo: lo Strategos, ovvero l’equivalente di un capo militare plenipotenziario. Ad eleggerlo erano tutti i cittadini etolici liberi sopra i 30 anni, riunitisi appositamente nelle assemblee federali semestrali. Gli Etoli svolsero un ruolo tutt’altro che secondario durante le incursioni celtiche del III secolo. Di fatto le guarnigioni della confederazione funsero da scudo per l’intera Grecia, ma non per questo attirarono su di loro parecchie simpatie, anzi.
La Lega Achea, poco più a sud, fu la loro eterna rivale. Con essa i nervi tesi e gli scontri armati erano all’ordine del giorno. Una contesa che per tutto il III secolo volse a favore degli Etoli. Questi inglobarono nell’alleanza molte altre città greche, non per forza confinanti, come quelle dell’Arcadia. Nel 241 a.C. Achei ed Etoli si scontrarono, con i secondi che non rispettarono i pronostici, venendo sconfitti a Pellene.
Non solo! La lega Achea fece presto ad allearsi con i macedoni di Filippo V, proprio in funzione anti-etolica. La controparte, che non voleva farsi isolare così facilmente, rivolse la parola alla potenza egemone nel Mediterraneo: Roma. E quindi giù con le guerre macedoniche, in cui a consumarsi erano le energie delle parti greche in gioco, meno quelle di Roma e di Filippo V. La Lega Etolica poi ci rimase parecchio male quando i romani, contravvenendo ad alcune promesse fatte, non garantirono ai diretti interessati i frutti delle vittorie riportate sul campo.
Un risentimento che si tramutò in vendetta contro il falso amico romano. La lega si alleò con Antioco III di Siria, eletto Strategos per combattere l’Urbe. Mai scelta fu più sbagliata: arrivò come una sentenza la sconfitta della coalizione alle Termopili, nel 191 a.C., dopo la quale gli Etoli persero completamente peso politico e militare. Tramontava così una delle confederazioni più forti che la Grecia avesse mai conosciuto.