Nella storia che stiamo per narrarvi i due protagonisti, Riccardo III ed Enrico Tudor, pur appartenendo alla stessa famiglia, non provavano molto amore reciproco. Le rispettive casate non erano proprio in armonia e si contrapponevano nella famosa Guerra delle Due Rose.
York e Lancaster erano ormai in conflitto da trent’anni. Il conflitto era iniziato nel lontano 1455 e vedeva contrapposte due linee di discendenza della grande dinastia dei Plantageneti. Ironia della sorte, entrambe le linee si estinsero a vicenda nella sanguinosa guerra, e, si sa, tra i due litiganti, il terzo gode: La casata dei Tudor sarà infatti quella che uscirà vincitrice dai trent’anni di conflitto.
Lo scontro decisivo, anche se piccoli conflitti andarono avanti ancora per anni, avvenne nei pressi di Bosworth, vicino Leicester. Qui Riccardo III decise di passare in prima linea e pronunciò la celebre frase “oggi morirò o vivrò da re d’Inghilterra”. Il suo cavallo optò per la prima opzione, e fece cadere Riccardo. Da terra, chiaramente, non ebbe molto da fare e fu attaccato da più fronti.
Enrico allora si trovò la strada spianata e risultò vincitore di quella battaglia che durò circa un’ora secondo le fonti dell’epoca. Come preannunciato dunque un Tudor aveva libero accesso al trono d’Inghilterra e la dinastia dei Plantageneti, che da oltre 300 anni forniva grandi re al trono d’oltre Manica, finì.
La vicenda è molto nota poiché narrata nel “Riccardo III” di William Shakespeare. Come al solito dobbiamo contestualizzare le fonti, questa in particolare. Il Bardo dell’Avon infatti scrisse le sue opere sotto la dinastia Tudor e non poteva che esaltarla, per vie dirette o traverse. In quest’opera è contenuta un’altra celebre citazione di Riccardo che dice “un cavallo, il mio regno per un cavallo”.
Enrico Tudor, che a breve diventerà Enrico VII, fece anche una piccola beffa al suo ormai defunto rivale. Subito dopo la battaglia si recò a Londra per l’incoronazione. Cosa particolare però fu che fece registrare tale incoronazione al giorno prima della battaglia, e fece passare alla storia Riccardo ed i suoi come ribelli giustamente puniti da lui, il nuovo sovrano d’Inghilterra. Oltre la beffa, la caduta da cavallo, anche il danno dunque per Riccardo.