In Francia la demolizione di vecchie officine per fare spazio ad una palazzina ha portato alla luce resti romani sorprendenti. Ci troviamo nella città francese di Narbona, situata nel sud-ovest del Paese, in prossimità del confine con la Spagna. Qui sono stati rinvenuti resti romani risalenti ad un epoca compresa fra il I e il IV secolo d.C. Vediamo di che si tratta.
La città di Narbona, infatti, è erede dell’antica città romana di Narbo Martius, importante centro portuale nonché sede della provincia della Gallia Narbonense. Nello specifico, lo scavo ha portato alla luce la torre del porto fluviale, domus con stanze affrescate, magazzini, sistemi di deumidificazione, edifici per la conservazione del cibo.
I resti sorgevano in un area periferica della città antica urbanizzata in periodo assai successivo alla fonazione di Narbo Martius. L’anno di costituzione della città romana, infatti, è da collocarsi intorno al 118 a.C., mentre il quartiere rinvenuto nello scavo risale al 50 d.C. circa. La zona in questione si componeva di diversi isolati urbani, separati da strade e serviti da tubazioni che favorivano l’approvvigionamento idrico e il reflusso delle acque di scarico. L’area dello scavo subì nel corso del tempo diverse ristrutturazioni attorno alla metà del I secolo e poi nel IV e nel V secolo.
A suggerire l’utilizzo a fini commerciali e abitativi dell’area sarebbe in particolare un edificio a più piani. In quello inferiore era adibito allo stoccaggio delle merci, mentre quello superiore ad abitazione, come suggeriscono i frammenti di pavimento in cemento e di mosaico, nonché le pareti in mattoni crudi rinvenute crollati. In un’altra costruzione, poi, è venuta alla luce una stanza le cui pareti che mostrano dipinti abbastanza ben conservati. La causa della distruzione di diversi edifici, a parere degli archeologi, sembra essere legata ad incendi. Ovviamente, tutti i resti saranno messi in salvo da lavori di restauro.