Chi l’avrebbe mai detto che un piccolissimo lembo di terra a sud ovest della penisola di Crimea, esistito in quanto stato autonomo dal XII al XV secolo, sarebbe stato l’ultimo erede dell’Impero Romano. Oggi vi raccontiamo la breve storia del Principato di Teodoro, con la caduta del quale, termina definitivamente il grande, immenso, glorioso potere di Roma.
Il Principato di Teodoro, o Gotia se preferite, si distacca da Bisanzio già alla fine del XII secolo, anche se la cesura definitiva avviene (se avete seguito la trilogia di letture sapete già l’anno che andremo a citare) nel 1204 con la piratesca crociata in grado di far scomparire temporaneamente l’autorità bizantina di Costantinopoli. Sebbene il Principato si fregiasse già all’epoca di una parziale autonomia, esso in realtà fu sempre sotto l’egida di diversi dominatori.
I Mongoli assoggettarono il Principato e ad esso chiesero un tributo annuo in cambio della sopravvivenza. Il piccolo regno non del tutto sovrano sopravvisse anche grazie al commercio nel Mar Nero. In tal senso coltivarono una grande rivalità con Genova .- ovviamente. La Repubblica ligure occupò la costa meridionale della Crimea, creando la cosiddetta “Capitanata di Gotia”, una serie di scali portuali che rispondevano alla volontà genovese. La città di Teodoro (talvolta Mangup), da cui prendeva il nome l’intero Principato, si rivoltò spesso a questa situazione, senza successo.
Il potere nel regno era detenuto dalla famiglia bizantina Gavra, dinastia di origine armena che arrivò ad imparentarsi con i Mega Comneni dell’Impero di Trebisonda. I sudditi dei Gavra erano per lo più greci, anche se le commistioni con alani, goti e bulgari non mancavano. La cosa che comunque accumunava un po’ tutti era la religione, naturalmente cristiana e ortodossa.
Ritornando all’evoluzione della situazione geopolitica, Tamerlano mette a soqquadro la Crimea nel 1395, tra le altre cose distruggendo – nel tempo libero – la città di Teodoro. Alla sua morte la penisola si riprende alla grande, soprattutto da un punto di vista economico (ed è qui che inseriamo i diverbi tra Gotia e genovesi). Ma la fine era vicina e qualcuno aveva iniziato a capirlo. Caduta Costantinopoli, terminata l’esperienza della Morea prima e di Trebisonda dopo, l’ultima vestigia bizantina, e quindi romana, era il Principato.
Nel 1475 gli ottomani, nella figura del comandante Gedik Ahmet Pascià, prendono la città di Kaffa per poi rivolgere le proprie attenzioni a Teodoro. La città fortificata venne conquistata dopo mesi di assedio. Non cessava di esistere un semplice principato in una penisola nel Mar Nero, ma tramontava per sempre il potere di un’idea prima ancora che di uno stato (repubblicano o imperiale che sia) nato nel 753 a.C. Dopo 2.227 anni di storia si spegneva l’ultimo erede di Roma.