Di grandi nomi di condottieri, battaglie e guerre, ce ne sono a bizzeffe. Ma vi siete mai chiesti quale fu la prima ad essere registrata? Oggi avrete la risposta.
La prima battaglia della storia ad essere trasmessa ai posteri fu quella di Megiddo, nel 1457 a.C., tra l’esercito del faraone egiziano Tuthmosis III e quello di Quadesh appoggiato dal regno di Mittani.
Quest’ultimo era il regno più potente del Vicino Oriente per tutto il XV secolo a.C. La serie di battaglie che Tuthmosis III condusse nella fascia siro-palestinese lo portò a cercare alleati per provare a contrastare il faraone della XVIII dinastia d’Egitto.
Ma, oltre al lato bellico, l’incredibile notizia di tutta questa serie di scontri nel territorio orientale fu che vennero precisamente annotati con dovizia di particolari sulle pareti del santuario di Amon, nel tempio di Karnak. Gli scribi del re tenevano infatti un diario preciso e puntuale su rotoli di cuoio e poi gli scultori trascrivevano gli eventi su tale parete.
Le iscrizioni sono conosciute come “Annali di Tuthmosis III” e narrano, oltre alle gesta in battaglia, altri ambiti specifici. Ad esempio di ogni battaglia si racconta il bottino tratto dalla vittoria, il processo ai nemici catturati ed i tributi pagati dai popoli sconfitti.
Della battaglia di Megiddo sappiamo che la marcia iniziata verso il Levante ebbe subito un interrogativo: c’erano tre vie da intraprendere. Due di queste erano larghe e comode da usare per l’esercito, ma più lunghe. La terza era molto più breve ma strettissima, al punto che l’esercito doveva passarvi in fila indiana. Tuthmosis III scelse quest’ultima.
Tuttavia la scelta non ebbe conseguenze e la battaglia iniziò dopo poco tempo. Grazie agli annali del faraone sappiamo dunque, con dovizia di particolari, della prima campagna condotta in Levante e le numerose battaglie sostenute e vinte. Un plauso dunque a Tuthmosis III per aver inaugurato la tradizione annalistica.