Se avete studiato un po’ la storia e vi chiedono di pensare a due eterni rivali sicuramente penserete ad Inghilterra e Francia. E no, non fate male. Perennemente in lotta fra loro, le due vicine nazioni si scontrarono domenica 27 luglio 1214 a Bouvines, cittadina francese tra Lilla e Tournai.
La causa di tale guerra fu però esterna. Più precisamente fu l’imperatore di Germania Ottone IV ad averne gran parte. Quest’ultimo infatti si era inimicato papa Innocenzo III, e allora non era mai una buona idea mettersi contro un papa, soprattutto se carismatico come il succitato.
Innocenzo III aveva scomunicato l’imperatore, e tale mezzo era nel Medioevo efficacissimo. Essere scomunicato voleva formalmente dire essere escluso dalla comunità cristiana. In pratica però la scomunica sollevava i cittadini dal dovere di obbedienza nei confronti dell’imperatore. Dunque il problema era più grande di quello che sembra.
Ma chiariamo un attimo il contesto europeo del 1214. Giovanni d’Inghilterra era zio di Ottone, perché fratello di sua madre. Filippo II Augusto di Francia invece era il principale sostenitore di Innocenzo III. Inoltre Giovanni, così come il conte delle Fiandre suo alleato, avevano territori ed interessi in Francia e dunque erano vassalli di Filippo II.
Tutte queste convergenze di interessi e divergenze di vedute non avevano che una risposta all’epoca. Ed era di sicuro la guerra.
Il suolo di Bouvines vide trionfare i francesi e il ritorno in patria per Giovanni non fu facile. Se vi ricordate di un “Giovanni senza terra” è proprio di lui che stiamo parlando. Aveva intrapreso una guerra per ottenere vantaggi territoriali e si era invece ritrovato senza nulla di concreto in mano, se non un beffardo soprannome.
In Inghilterra scoppieranno delle cruente rivolte che termineranno con la concessione della famigerata Magna Charta libertatum, nel 1215, ovvero un prodromo di una costituzione che ampliava i poteri del popolo e limitava quelli del re. La nazione fu senza dubbio sconfitta ma sul terreno delle libertà sociali fu un grande inizio, un punto di partenza per le moderne costituzioni.