Tra il 17 e il 19 luglio 1808, in una soleggiata e surriscaldata Andalusia, le truppe del generale Pierre Dupont si riscoprono umane. La loro sconfitta nella nota battaglia di Bailén rappresenta il primo passo falso compiuto dall’Impero francese durante le campagne napoleoniche in Europa. Come è ovvio che sia, la notizia della disfatta si espanse a macchia d’olio in tutto il continente, suscitando scalpore: i francesi potevano perdere qualche battaglia!
Il contesto è quello della guerra d’indipendenza spagnola. Due furono gli artefici della vittoria iberica: l’astuto generale Francisco Javier Castaños e il caldo. Il primo, a capo di 30.000 uomini, sperava di poter tagliare le vie di rifornimento verso Madrid sulle quali i nemici potevano contare. Raggiungere l’obiettivo significava isolare i 20.000 uomini dell’altro protagonista di questa storia, il già citato generale Dupont.
Ora, dando un’occhiata ai resoconti dell’epoca, si capisce che Dupont non fosse all’oscuro delle manovre spagnole. Infatti furono molteplici le sue richieste di rinforzo rivolte ai vicini contingenti francesi. Castaños però fu abile, in quanto spostò i suoi uomini continuamente, giorno e notte, per non lasciare punti di riferimento alla controparte. Quindi si giunse al 18 luglio 1808 con Dupont rassegnato all’idea di dover arretrare a sud del Guadalquivir, verso Bailén, territorio considerato “amichevole” perché prossimo alle già citate linee di rifornimento. Mai calcolo fu più errato.
Dalla cittadina quel 18 luglio uscirono allo scoperto gli effettivi spagnoli, portoghesi e inglesi del comandante Castaños. Essi erano pienamente supportati dalla massa popolare, la quale si adoperò per rifornire gli alleati di acqua. Ecco, non dimentichiamo dove si sta svolgendo la battaglia di Bailén e in che periodo dell’anno. Se pensate che l’acqua fosse un toccasana per le sole gole degli assetati spagnoli, vi sbagliate di grosso. Anche le bocche di fuoco dell’artiglieria ne beneficiarono, non andando incontro al surriscaldamento.
Indovinate quali cannoni invece soffrirono eccome l’asfissiante caldo? Eh già…Ed ecco che dopo un giorno di violenti scontri, il generale Dupont diede l’ordine di deporre le armi ai suoi restanti 17.000 uomini. Le parti giunsero ad un accordo: i francesi sarebbero tornati a casa, lasciando la penisola iberica. In realtà solo gli alti vertici fecero ritorno in Francia, perché quasi tutti i soldati andarono a farsi una “vacanza” forzata nelle Baleari. Solo la metà di loro, al termine della guerra, sopravvisse.
Lo scontro portò con sé degli strascichi non indifferenti, visto che Giuseppe Bonaparte, re di Spagna, lasciò Madrid per paura di una riscossa spagnola. Napoleone stesso intervenne nella penisola, cercando di consolidare un dominio messo in discussione. Insomma, alla fine dei conti, a Bailén le certezze del Primo Impero Francese vennero meno, così come venne meno la convinzione che le truppe imperiali fossero sovrumane. Non è poco.