Il 27 febbraio 1942, la Battaglia del Mar di Giava vide la Combined Striking Force, composta da navi olandesi, americane, britanniche e australiane, sconfitta dalla Marina imperiale giapponese. La battaglia rappresentò un duro colpo per la Marina reale olandese, con il contrammiraglio Karel Doorman che perse la vita insieme a 900 marinai olandesi.
Le cause della battaglia
La battaglia del Mar di Giava fu il risultato delle ambizioni espansionistiche del Giappone in Asia, in particolare la necessità di garantirsi fonti di petrolio dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti. Le Indie orientali olandesi, ricche di petrolio, erano un’alternativa.
Tuttavia, dopo l’invasione giapponese della Cina, anche gli Stati Uniti annunciarono sanzioni contro il Giappone, costringendolo a cercare nuove fonti di approvvigionamento di petrolio.
La battaglia del Mar di Giava
La Combined Striking Force, composta da 14 navi, entrò in contatto con la flotta d’invasione giapponese il 27 febbraio 1942. Nonostante fosse in inferiorità numerica, la flotta alleata riuscì ad infliggere danni alla flotta giapponese. Tuttavia, la sconfitta fu inevitabile, con la perdita di diverse navi, tra cui l’ammiraglia di Doorman.
L’eredità della battaglia del Mar di Giava
La sconfitta della Combined Striking Force rappresentò un duro colpo per la Marina reale olandese e fu un fattore determinante nella successiva occupazione giapponese delle Indie orientali olandesi. Tuttavia, la battaglia rappresentò anche un momento di eroismo, con Doorman che rimase a bordo della sua nave ammiraglia in fiamme fino alla fine.
La scoperta dei relitti
Dopo decenni di incertezza, nel 2002 sono state individuate le posizioni dei relitti delle navi affondate durante la battaglia. Tuttavia, la scoperta ha portato anche a problemi, con i relitti diventati il parco giochi dei subacquei ricreativi e dei cacciatori di souvenir. Inoltre, nel 2018 è stato scoperto che i relitti erano stati sgomberati illegalmente per i rottami di ferro.
Conclusione
La sconfitta della Combined Striking Force ebbe conseguenze durature per la Marina reale olandese e per le Indie orientali olandesi, ma anche per la guerra nel Pacifico in generale. La scoperta dei relitti delle navi affondate durante la battaglia ha portato alla luce la memoria dei caduti, ma anche alla necessità di proteggere le tombe di guerra dai ladri di rottami.