Con il suo corpo da cavallo bianco e il lungo corno a spirale, l’unicorno in passato simboleggiava l’idea di purezza, innocenza e potere. Nel corso dei secoli, i racconti dell’unicorno sono stati una leggenda culturale in diverse civiltà. In particolare, la Scozia. Che è una nazione con una lunga e ricca tradizione di miti, folklore e simbolismo, ha un legame particolarmente forte con questa creatura cornuta, essendo l’animale nazionale del Paese. Sappiamo bene che si tratta di una creatura mitica. Ma, nonostante questo, nel corso della storia molte persone hanno affermato di vederli.
La leggenda dell’unicorno esiste fin dall’antichità. Antiche civiltà come i Persiani, gli Egizi, gli Indiani, i Greci, i Babilonesi e l’Indo descrivono e menzionano una creatura simile a questo particolare animale , che spesso viene definita dotata di capacità magiche. Anche la Bibbia fa riferimento a un animale chiamato re’em, che in seguito gli studiosi hanno associato al cavallo alato. L’associazione della Scozia con l’unicorno deriva dalle sue antiche radici celtiche. Infatti, la mitologia celtica associava questo animale all’innocenza e alla purezza, ma anche all’orgoglio, all’audacia e alla cavalleria. In molte culture questi si collegava anche alla luna e a poteri taumaturgici.
Inoltre gli scozzesi, ma non solo, utilizzano questo animale mitico come il simbolo di Cristo. Infatti, fin dalle sue prime rappresentazioni nell’arte medievale, i cristiani hanno sempre apprezzato ciò che questo animale rappresentava. Per esempio, ne ”La Vergine e l’Unicorno” (1605) del Domenichino, l’animale è rappresentato in grembo alla Vergine Maria. Simboleggia, chiaramente, l’incarnazione di Cristo, un richiamo alla purezza e alla grazia dell’incarnazione di Dio e della Madonna stessa. Tra i primi a praticare questo tipo di associazione fu un importante pensatore cristiano. Si tratta di Sant’Ambrogio. Infatti, in uno dei suoi scritti equiparò l’animale mitologico a Gesù. Inoltre, il primo ad utilizzarlo come stemma reale scozzese fu Guglielmo I, nel XII secolo. Cosa che poi si ripresentò di frequente nel corso della storia di questa nazione. Questo spiega il legame di questo popolo con un simbolo che, visto da occhi moderni, potrebbe sembrare quasi bizzarro.