Finlandia, Carelia meridionale, nella pittoresca regione di Ruokolahti c’è una roccia che in barba alla salda legge di gravità si impone in una sorta di equilibrio permanente eppure così apparentemente precario da far sorgere dubbi in chiunque la osservi dal vivo o in foto. Si chiama “Kummakivi Balancing Rock” e per quanto la si voglia presentare come un semplice gioco della natura, la sua rilevanza culturale e folkloristica non può e non deve essere posta in secondo piano.
Due massi giganteschi, uno liscio e convesso alla base, l’altro robusto nella forma e nel peso (si stimano 500 tonnellate), appollaiato sul primo come una gallina farebbe con le sue uova. Se una persona facesse pressione sul massiccio superiore, otterrebbe solamente un’ernia. Il blocco, alto cinque metri per sette di larghezza, è fonte di interesse turistico almeno dagli anni ’80 del Novecento. Il governo finlandese protegge il sito dal 1962. Una garanzia governativa che sottoscrive l’importanza culturale della Kummakivi Balancing Rock o semplicemente “Kummakivi” (che se tradotto letteralmente dal finlandese suonerebbe come “strana roccia”).
Gli abitanti più antichi di questa porzione di foresta attribuirono alla composizione rocciosa una valenza sovrannaturale. Molto probabilmente questa concezione nacque in seguito al colpo d’occhio e al successivo tentativo di spostare il massiccio, ovviamente fallimentare. La Kummakivi è legata, come dicevo in precedenza, al folklore finlandese, spesso rigoglioso per creatività naturalistica e mostruosità animalesca. Secondo la tradizione, i paesaggi in cui la commistione tra roccia e vegetazione è lampante, sarebbero la casa degli hiidet, ovvero dei “giganti della roccia”. Tra le abitudini che li contraddistinguono, ci sarebbe quella di lanciare massi per modificare l’assetto paesaggistico, favorendo così il corso naturale, mai immutato e sempre in divenire.
La tradizione locale spiegherebbe così la presenza della strana roccia, finita lì dopo essere stata scaraventata da qualche gigante/troll. La scienza, come sempre, si assume la pesante responsabilità di dover rovinare le trame della fantasia. I geologi sostengono come a portare la Kummakivi lì dove si trova oggi siano stati i ghiacci durante l’ultima grande era glaciale. Quando essi si ritirarono, all’incirca 12.000 anni fa, avevano oramai stabilizzato il grandioso macigno. Egli non ha fatto altro che resistere all’intemperia del tempo.
Una domanda che personalmente mi sono posto osservando la roccia in tale equilibrio è: cosa accadrebbe in caso di terremoto? Bene, in Finlandia questi non esistono e nel caso estremo in cui si verificassero, sarebbero di lievissima entità. In definitiva vorrei aggiungere come la Kummakivi Balancing Rock, per quanto unica in Finlandia, non è altrettanto rara se allargassimo il campo di ricerca all’intero globo. Di pietre simili ve ne sono un po’ ovunque, ognuna con la propria leggenda, ognuna con la propria confutazione scientifica.
Addirittura in alcune zone del mondo, macigni del genere sono utilissimi in qualità di “sismoscopio naturale“. Ossia indicatori del movimento tellurico e della loro intensità in determinate aree. La Kummakivi è una meraviglia naturale? Certamente sì, ma delle volte per comprendere al meglio le tracce creative che Madre Natura ci lascia è bene analizzare tanto l’ambito tradizionale quanto quello razionale/scientifico. Solo così si può avere una visuale a 360° sulla bellezza del mondo che ci circonda.