”Chi possiede questo diamante dominerà il mondo, ma conoscerà anche tutte le sue disgrazie. Solo Dio, o una donna, può indossarlo impunemente.” Questa la sentenza che avvolge la storia di questo meraviglioso diamante. Il suo nome: ” Koh-i-Noor ‘‘, letteralmente ”fascio di luce”, racchiude in sé l’idea della grandezza e della sontuosità di questo preziosissimo gioiello. Al momento è proprietà della Corona Inglese ed è conservato nella Torre di Londra, accanto alla Corona di Sant’Edoardo e agli scettri dei Sovrani. Un gioiello pesante be 105,6 carati. Questo lo rende il diamante più grande al mondo. La sua storia, intrisa di miti e di aneddoti, gli valse la particolare reputazione di portare sfortuna gli uomini, ma non alle donne.
Questo splendido gioiello nel corso dei secoli è passato nelle mani di moltissimi sovrani in tutta l’Asia. Dall’India, alla Persia, a causa dell’espansione coloniale che l’Impero Britannico aveva conosciuto nel XIX secolo, questo oggetto finì nelle mani della Regina Vittoria. Il diamante fu esposto al pubblico britannico in occasione di una mostra nel 1851, e la gente rimase molto delusa dal suo aspetto dopo aver sentito e letto tante storie su quanto fosse bello e potente il gioiello. Il principe Alberto dunque commissionò dei lavori per renderlo leggermente più piccolo e più brillante. La Sovrana indossò il Koh-i-Noor come spilla per diversi anni, finché non entrò stabilmente a far parte dei Gioielli della Corona.
Oggi il diamante è conservato nella Torre di Londra incastonato al centro della croce maltese della corona di Elisabetta Bowes Lyon. Quindi, dall’altra parte del mondo rispetto alla sua sede originaria in India. La storia britannica è costellata da innumerevoli casi di saccheggio di preziosi manufatti, reliquie sacre, opere d’arte e altri tesori di grande importanza per altre nazioni. Gli Inglesi hanno anche restituito alcuni degli oggetti ai loro proprietari. Ma, nel caso del Koh-i-Noor, la Corona Inglese non ha alcuna intenzione di restituirlo al popolo Indiano.