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ippolito Roma

Ippolito di Roma, il primo antipapa

Ippolito di Roma, chi era costui? Beh, solo il primo antipapa della storia. Con il termine di antipapa si intende una persona che è eletta al soglio pontificio dalla Chiesa cattolica, ma seguendo procedure non proprio aderenti a quanto previsto dal diritto canonico. Ma come divenne un antipapa?

La storia di Ippolito di Roma

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Crediti foto: @www.hermetic.com/ sabazius/hippolytus.htm, Public domain, via Wikimedia Commons

Ippolito di Roma nacque in Asia minore nel 170 circa e morì in Sardegna nel 235. Secondo diverse fonti storiche, da giovane studiò teologia, retorica ed esegetica. Forse fu anche discepolo di Ireneo di Lione.

Ad un certo punto arrivò a Roma nelle vesti di prete, quando il papa era Zefirino (199-217). Non si sa esattamente se fosse un presbitero romano o un vescovo. Ma di sicuro sappiamo che non gradiva l’eresia monarchiana (quella che negava la Trinità e la natura divina di Cristo in quanto credeva nell’unità del concetto di Dio), non apprezzava papa Zefirino e non amava neanche Callisto, quello che sarebbe diventato il futuro pontefice dal 217 al 222.

Ippolito considerava Callisto un eretico, nonché un uomo dalla scarsa moralità che si sarebbe macchiato di peccati come l’adulterio e l’omicidio. I due si scontrarono furiosamente e quando Callisto divenne papa nel 217, si sviluppò uno scisma. Infatti, mentre la maggioranza eleggeva Callisto al soglio pontificio, una minoranza di seguaci di Ippolito nominò il loro leader come papa. Tanto che per questi seguaci, la loro era la vera Chiesa, mentre tutti gli altri appartenevano alla Scuola di Callisto.

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Crediti foto: @GO69, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Morto Callisto, potreste pensare che Ippolito rinunciasse alla sua pretesa. Invece no: a Callisto succedettero prima Urbano I e poi Ponziano. E Ippolito sempre lì, nel suo ruolo di papa, anzi, di antipapa. Si pensa che Ippolito, proprio sotto il pontificato di Ponziano, scrisse i Philosophumena.

A porre fine allo scisma fu poi l’imperatore Massimino il Trace. In maniera alquanto peculiare. Infatti l’imperatore, forse stanco di avere a che fare con due papi per volta, decise, per par condicio, di esiliare entrambi in Sardegna. Quando Ippolito e Ponziano si incontrarono sull’isola lo scisma finì. Anche perché i due decisero finalmente di fare pace, invitando anche i loro seguaci a fare la stessa cosa.

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Crediti foto: @GioiaBellissimo, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Pare anche che siano poi morti tutti e due in Sardegna intorno al 235, con le salme che arrivarono a Roma solo uno o due anni dopo. Ippolito fu così seppellito nel Campo Verano, sulla via Tiburtina. Sul luogo, sarebbe poi stata eretta una statua ritrovata nel 1551 e che adesso si trova nel Museo Lateranense.

Ah, la Chiesa ricorda sant’Ippolito e papa Ponziano insieme, il 13 agosto. Come santo, i suoi attributi sono la palma, i morsi e i finimenti da cavallo. Inoltre è il patrono dei cavalli e dei carcerieri.