Sentire parlare di Foro romano non può che ricordarci la fantastica zona che affianca il Colosseo a Roma, in tutta la sua magnificenza. Ma oggi la città di Roma in senso stretto non c’entra, siamo un po’ più lontani, precisamente nel nord-est della Spagna. Qui, sotto l’erba e numerosi strati di terra, si nascondeva un Foro di oltre 2000 anni fa, fino a che gli archeologi, guidati da esperti dell’Università di Saragozza, non lo hanno riportato alla luce.
Ma prima di tutto, che cosa era un Foro e a cosa serviva? Cuore pulsante della città romana, il Foro era la piazza centrale, attorniata dagli edifici dove si svolgeva la vita pubblica e dove si trovavano i principali luoghi del potere dell’antica Roma. Era luogo di mercato, di politica e religione. Insomma, il posto dove la vita pubblica respirava.
Gli archeologi e gli studiosi parlano di Foro più antico riscoperto nell’entroterra spagnolo, e ciò getta ancora più mistero e fascino sulla questione della sconosciuta città sulle rive dell’Ebro. In questa zona si trovava infatti un accampamento romano di seconda linea che, dopo la sconfitta dei Celtiberi a Numancia, si sarebbe trasformato in una splendida città: Castra Aelia. Il ruolo era sicuramente quello importantissimo di ridistribuzione dei beni che arrivavano tramite il fiume.
Secondo le fonti storiche però, sarà un’altra guerra, da lì a breve, a cancellare di nuovo dalla storia la città appena nata. Tra 82 a.C. e 72 a.C., nell’Hispania romana, furono combattute le cosiddette Guerre Sertoriane. A contendersi la vittoria erano due fazioni: I Populares di Sertorio e gli Optimates di Cecilio Metello e Pompeo Magno.
La guerra, conclusasi con la vittoria degli Optimates, costò cara alla cittadina, che scomparve dopo appena 60 anni di vita circa. Il ritrovamento di questa consentirà magari di avere nuove conoscenze circa questo periodo di storia romana in Spagna. La stessa cosa sottolinea anche Borja Díaz, condirettore dei lavori presso l’Università di Saragozza.
Analizziamo in chiusura il possibile motivo della distruzione della città. Si trattò probabilmente di un incendio, come testimoniano diversi elementi. Primo fra tutti la traccia di livelli di incendio rilevata. Inoltre anche il fatto dell’abbandono di numerosi reperti da parte dei cittadini sottolinea una possibile fuga frettolosa dalla città. Gli archeologi ci hanno ridato la città scomparsa, speriamo che ora gli storici ci diano ulteriori conoscenze a riguardo.