SI sa, nella vita ci vuole sempre un po’ di fortuna. Quella che hanno avuto i ricercatori dell’Università di Tel Aviv e dell’Autorità per le antichità israeliane fu molto più di un po’ però. Scavando in un punto isolato trovarono infatti la tomba di una donna di oltre 2.000 anni fa, un etera, ovvero una sorta di “escort” del tempo.
La tomba, oltre alla sua unicità per il luogo del ritrovo, aveva al suo interno un oggetto dall’incredibile valore: uno specchietto richiudibile. Questo denotava un alto rango della donna ed è inoltre di immenso valore storico perché è solo il secondo ritrovato nell’area e ce ne sono circa 63 di pari fattura ritrovati in tutto il mondo.
Ma proviamo a spiegare ora chi erano le hetairai e che cosa facevano nell’antica Grecia del periodo ellenistico. Si trattava di figure di donne che fungevano da accompagnatrici di personaggi di alto rango: dai soldati ai generali o anche ai sovrani. Molte furono anche consorti ufficiali di re greco-ellenistici.
Le dame d’accompagnamento, per edulcorare il termine ed il concetto, seguivano i propri uomini ovunque, anche in camera da letto alcune volte. I servizi sessuali non erano scontati ma nemmeno esclusi in tale tipo di relazione. Proprio nel fatto che tali donne seguitavano sempre gli uomini che accompagnavano troviamo il perché del ritrovamento nella zona di Israele.
Si tratta infatti di una sepoltura in un luogo isolato, dove non vi erano accampamenti o grandi insediamenti greci. La risposta che gli studiosi danno a tale ritrovamento è che, mentre era al fianco dell’uomo che ne acquistava i servigi, la donna morì nei pressi dell’odierna Tel Aviv. La sepoltura avvenne dunque in loco e non tornò mai più in Grecia.
Un’altra caratteristica unica è che la donna fu cremata, cosa del tutto inusuale per il luogo di ritrovamento. La donna del periodo delle grandi campagne di Alessandro Magno trovò la morte lontana da casa, ma ormai appartiene alla storia e li dimorerà per molto tempo.