Preziosa scoperta in Grecia: in un’antica tomba monumentale, risalente a 2.000 anni fa, gli archeologi hanno trovato un anello d’oro dedicato al dio Apollo. Questo anello, una sorta di sigillo, era accompagnato anche dalla rappresentazione di un “serpente guaritore”. Insieme ad esso, poi, erano presenti anche delle piccole sculture che raffiguravano parti del corpo umano, fra cui alcune dita votive.
L’anello d’oro di Apollo e quel serpente guaritore

Secondo quanto riferito dal Ministero della Cultura greco, la tomba è stata riportata alla luce nel 2024, a Chiliomodi, una cittadina vicina a Corinto, nella regione greca del Peloponneso.
A quanto pare in precedenza la tomba era usata come luogo di sepoltura, come solitamente accade per le tombe, salvo poi essere riciclata come santuario di guarigione durante il periodo tardo romano (dal 250 al 450 d.C.). A forma di T, la struttura comprendeva una grande camera funeraria di 2,7 x 7,4 metri. L’ingresso della tomba, poi, era sigillato con una lastra simile a una porta. Basandosi sullo stile della porta, i ricercatori hanno ipotizzato che risalga al periodo ellenistico, quindi dal 323 al 30 a.C.
Nella camera funeraria principale gli archeologi hanno trovato un enorme sarcofago, con cinque scatole rettangolari disposte lungo le pareti. Nel sarcofago erano presenti i resti di uno scheletro femminile.

Proprio all’interno della tomba i ricercatori hanno trovato diversi reperti. Alcuni risalivano all’epoca ellenistica, altri a quella romana. Il reperto più singolare e intrigante di sicuro era l’anello d’oro corredato di pietra semipreziosa, scolpita in modo da riprodurre le fattezze del dio Apollo, fra le altre cose anche dio della medicina e della guarigione. Oltre che della musica, della scienza, dell’intelletto, della profezia e talvolta del sole. Insomma, una divinità multitasking.
Insieme all’anello con sigillo del dio c’era anche la rappresentazione di un serpente guaritore. Questo perché il serpente è stato un simbolo medico per millenni. Non a caso sul bastone di Asclepio, dio della salute e figlio dello stesso Apollo, troviamo un serpente attorcigliato su una verga. Mentre sul bastone di Ermes son presenti due serpenti attorcigliati a un bastone alato.
Fra gli altri oggetti ritrovati figurano anche alcune monete, le foglie d’oro appartenenti a una corona, alcuni piccoli vasi, degli oggetti in ferro e bronzo, bottiglie di profumo e perle di vetro.

Ma le sorprese per gli archeologi non erano finite qui. Proprio al di fuori della tomba, infatti, erano presenti altri reperti che indicavano chiaramente come questa tomba fosse usata come santuario di guarigione. Infatti i ricercatori hanno trovato diverse dita di argilla e parte di un braccio d’argilla. Si trattava di offerte votive anatomiche. Probabilmente le persone che cercavano aiuto e guarigione lasciavano queste offerte o nella speranza di veder migliorare la propria salute o come ringraziamento verso gli dei che avevano risolto i loro acciacchi.