La storia è davvero ovunque e ce lo testimonia quanto accaduto in Lombardia di recente. Qui, fra gli antichi resti crollati di un castello lombardo, gli archeologi portano alla luce i resti di una scalinata monumentale e di un portale tardomedievale. Insomma dei reperti sotto altri reperti, cosa c’è di meglio?
Siamo a Caspoggio, un paesino di poco più di 1000 abitanti in provincia di Sondrio e a pochi chilometri dal confine svizzero. Come immaginerete si tratta di un paesino alpino, e più precisamente siamo nelle Alpi Centrali, a circa 1000 metri di altezza sul livello del mare. Era il luogo ideale per un castello: alto, difficilmente assediabile e che godeva di un ottima vista sul territorio sottostante.
Infatti fin qui è tutto lineare. Ciò che non tornava agli archeologi ed ai loro georadar erano delle anomalie che questi segnalavano sotto il castello stesso. Si capì subito che queste, ed alcuni cocci che furono ritrovati, indicavano la presenza di altri reperti da riportare alla luce e restituire alla storia.
Tutti i cocci recuperati appartenevano ad un antico portale medievale e ad un mosaico rappresentante un dei tralci di vite. Inoltre vide la luce anche il muro di cinta del castello. Il ritrovamento fu doppio e di grande importanza. Ben presto però sarebbe diventato anche triplo, con il ritrovamento di una scalinata monumentale.
Gli archeologi dell’Università di Bergamo, impegnati da qualche anno negli scavi, trovarono infatti anche i resti di quella che sembrava una scala. Ben presto si capì che si trattava però di un’opera molto grande, sopra la quale il castello sorgeva. Il loro lavoro e l’attenzione prestata alla ricerca con i georadar consentirono il recupero di tutti i reperti elencati.
Siamo di fronte ad un grande lavoro di precisione e di eccellenza italiana, da raccontare e valorizzare. Inoltre non si può non fare l’ennesima menzione all’incredibile patrimonio storico-culturale italiano che continua, giorno dopo giorno, a stupirci e a regalare conoscenze e reperti dall’incredibile valore storico.