No, non si tratta di uno spin-off storico di The Walking Dead, bensì di una reale scoperta fatta in Germania. In pratica vicino al villaggio di Oppin, nello stato tedesco della Sassonia-Anhalt, gli archeologici hanno scoperto una tomba alquanto insolita. In maniera un po’ folkloristica gli studiosi hanno parlato di una tomba di “revenant”, termine che chi gioca a D&D conosce bene, ma che potrebbe essere sconosciuto ai più. Si tratta della versione francese degli undead inglesi, dei non morti o zombie che dir si voglia. Anche se, a ben vedere questa terminologia, potrebbe riferirsi a diverse creature fantastiche. Ma torniamo alla nostra tomba zombie.
Una tomba di zombie? Solo metaforicamente parlando
Non galoppate troppo con la fantasia. Non è che gli scienziati hanno aperto la tomba e da qui ne sono scaturite orde di zombie famelici. Il termine indica particolari tipologie di sepolture nelle quali gli abitanti dell’epoca (si parla di migliaia di anni fa) sembra avessero ritenuto necessario adottare ogni sorta di precauzione per evitare una resurrezione indesiderata dei defunti.
In pratica si tratta di tombe nelle quali grossi massi erano posti sulle gambe dei defunti. Questo era fatto per evitare che si rialzassero e uscissero a tormentare i viventi. O ancora di corpi trafitti con una lancia per bloccarli nel terreno.
Ormai sappiamo bene che, alla base di questi miti, potrebbero esserci casi di morti apparenti non diagnosticabili all’epoca. Nell’antichità, ma anche nel più recente Medioevo, ovvero i periodi che maggiormente si riferiscono al ritrovamento di questa tipologia di tombe, non si sapeva nulla della morte apparente o “sindrome di Lazzaro”. Si tratta di uno stato di perdita di coscienza, impossibilità di sentire il battito cardiaco, apparente assenza di respiro, assenza di riflessi, muscoli flaccidi, con soggetto che sembra morto pur non essendolo. Dal punto di vista medico, le cause più comuni di morte apparente pare che siano imputabili a sovradosaggi di sedativi, tossine come nel caso dei riti del voodoo o anche annegamento in acque molto fredde.
La tomba di Oppin presenta tutte le caratteristiche di queste sepolture zombie. Così come spiegato in un post su Facebook dal Museo statale della preistoria della Sassonia-Anhalt, nella tomba era ospitato un uomo di età compresa fra i 40 e i 60 anni.
Il corpo è stato rinvenuto in posizione accovacciata, con una pietra molto grande appoggiata sulle gambe. Secondo gli archeologi la pietra sarebbe stata posizionata in quel modo per tenere il defunto nella tomba, impedendogli di tornare in vita.
Susanne Friederich, archeologa presso l’Ufficio statale per la conservazione del patrimonio e l’archeologia della Sassonia-Anhalt e responsabile del progetto degli scavi, ha spiegato che già nell’età della pietra si aveva paura dei revenant. Allora la gente credeva che a volte i morti cercassero di fuggire dalle loro tombe. Per questo motivo non è insolito trovare defunti seppelliti a pancia in giù. In questa posizione, infatti, scaverebbe sempre più in profondità invece di dirigersi verso la superficie.
Attualmente la sepoltura appena scoperta deve ancora essere datata, ma si pensa che risalga a più di 4.500 anni fa. Nelle sue vicinanze, poi, è stata scoperta anche un’altra tomba e i resti di un antico focolare. Se fosse confermato, questa sarebbe la prima tomba revenant di questo periodo scoperta nella Germania centrale.