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vestito giada

Il vestito di giada “dell’immortalità” indossato dai defunti della famiglia reale cinese

Quello che vedete nella foto è un vero e proprio vestito funerario in giada. In particolare l’abito in questione fu usato da un sovrano della dinastia Han Liu Sheng (attualmente tale vestito/armatura è esposto presso il Capital Museum di Pechino).

Abiti cerimoniali del genere, realizzati con pezzi di giada, erano solitamente indossati dai defunti membri reali della dinastia Han, al potere dal 206 a.C. al 220 d.C. Inoltre anche sovrani di epoche successive si fecero tumulare in tal modo.

Cosa sappiamo di questi vestiti funebri di giada?

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Crediti foto: @Lou-Foto

Quando ci capita un lutto in casa, ecco che andiamo alla ricerca o del vestito che ci era stato precedentemente ed espressamente indicato dal defunto come quello da usare durante il suo funerale o ci arrabattiamo alla meno peggio cercando un abito elegante che si adatti alla personalità del de cuius.

Ebbene: la famiglia reale cinese faceva la stessa, solo che al posto di un abito normale utilizzava questa specie di armatura in giada. Ciascun abito funebre similare era realizzato cucendo insieme migliaia di pezzi di giada dalla forma unica, tenuti insieme con un filo d’oro.

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Gli abiti erano realizzati in modo da assomigliare ad armature, così da proteggere il defunto nell’aldilà e “prevenire la decadenza mortale”. Inoltre pare che i membri della famiglia Han fossero convinti che tali abiti proteggessero anche l’anima, in modo così da permettere al defunto di raggiungere l’immortalità.

Diversi testi antichi facevano riferimento a tali abiti, ma solamente nel 1968 gli archeologi ne trovarono alcuni esemplari. In particolare, due abiti tornarono alla luce nella provincia di Hebei, nella parte nord-orientale della Cina: erano usati nella sepoltura di Liu Sheng, sovrano della dinastia Han e principe di Zhongshan e della moglie, la principessa Dou Wan.

Pezzi di giada, poi, coprivano occhi, orecchie e altri orifizi del corpo. Pensate che l’armatura di Liu Sheng conteneva ben 2.498 pezzi di giada. I ricercatori hanno poi anche trovato un libro chiamato “The Book of Later Han”. Si tratta di un insieme di regole che spiegava nel dettaglio come realizzare questi abiti.

Per esempio, a secondo dello status sociale di una persona, si usavano diversi tipi di fili. L’imperatore usava ovviamente un filo d’oro, mentre gli altri membri della famiglia reale di rango inferiore potevano usare fili di seta.

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Questa pratica pare che sia andata avanti fino al V secolo, quando fu interrotta perché gli abiti erano continuamente presi di mira dai tombaroli.