Lo chiamano il tesoro di Dunscore. Si tratta di una delle più grandi scoperte avvenute in Scozia negli ultimi due secoli. Il tesoro di monete medievali del XIII e XIV secolo è stato rinvenuto nel villaggio di Dunscore, sulla costa sud-occidentale, vicino alla città di Dumfries. Questo comprende monete d’argento scozzesi, irlandesi, inglesi nonché continentali. Secondo lo Scottish Daily Record la maggior parte delle 8.000 monete sono penny risalenti all’epoca di Edoardo I e II.
Edoardo I, noto anche come “Martello degli Scozzesi” per le sue campagne militari contro la Scozia, fu succeduto da Edoardo II e III. Ciò significa che tutti i penny inglesi appartenenti a quell’epoca portavano il nome di Edward. Secondo UK Detector Find Database, durante il settimo anno del regno di Edoardo I, si stabilì un formato di monete inglesi che sarebbe durato per oltre 200 anni. Questo renderà ovviamente difficile e complicata l’identificazione di ogni singola moneta per gli studiosi. Si stima che il bottino valga centinaia di migliaia di sterline.
La ”scoperta assolutamente sorprendente” come dichiara Colin Mitchell del Dunscore Heritage Center al Daily Record, è avvenuta per mezzo dei metal detector, il cui utilizzo sta spopolando in questa zona. Secondo le prime stime queste monete dovrebbero appartenere tecnicamente alla Corona. Ken McNab, responsabile delle comunicazioni presso il Crown Office, ha dichiarato che il tesoro è ancora in fase di catalogazione. Solo dopo che ciascuna moneta sarà pesata, misurata e fotografata, il comitato di assegnazione dei reperti archeologici scozzesi avviserà il lord tesoriere se la Corona dovrà o meno esercitare i suoi diritti sul tesoro. Solo se questa avrà diritti sulle monete medievali, allora la scoperta diventerà un tesoro nazionale registrato. Agli scopritori e al proprietario terriero verrà assegnato un premio ex gratia (compenso per la ricerca).
In realtà, pur trattandosi di una scoperta grandiosa, non è l’unica in questa zona. Nel 2014 sempre tra Dumfries e Galloway, Derek McLennan, uomo d’affari in pensione, stava utilizzando il metal detector quando scoprì una delle ”più significative collezioni di oggetti dell’era vichinga in Gran Bretagna”. Un tesoro di oltre 100 manufatti risalenti al 900 d.C. che includeva una magnifica croce in argento massiccio. McLennan ottenne un compenso di 2 milioni di sterline da parte della Corona per il ritrovamento.
Sembra che negli ultimi anni in Scozia sia nata una sorta di ‘caccia al tesoro‘. Tanto che il MENAFN ha riferito che i 1.500 manufatti ritrovati nel 2019, sono diventati circa 12.000 nel 2022. Secondo una tesi dell’Università di Edimburgo, questa ha in qualche modo indebolito la Treasure Trove Unite, che si occupa di tutti i ritrovamenti pubblici di reperti storici e tesori. Sempre secondo Mitchell del Dunscore Heritage Centre, i cacciatori di tesori sono a conoscenza di molti antichi siti della zona. La domanda a questo punto è: quante sono ancora le ricchezze nascoste sotto l’area tra Dumfires e Gallowey?