Quante volte avete detto o sentito che un dispositivo elettronico che non funziona al meglio o si blocca è “buggato“? Questo simpatico e peculiare termine deriva dall’inglese “bug“, che significa, letteralmente, “insetto”. Oggi scopriremo cosa centrano questi piccoli animali con le anomalie nei sistemi elettronici e come due termini così eterogenei si legarono nel corso del tempo.
L’episodio principale risale al 9 settembre 1947 e riguarda il computer elettromeccanico Harvard Mark II, noto anche come Aiken Relay Calculator. Si trattava di un potentissimo (per l’epoca n.d.r.) calcolatore finanziato dalla Marina statunitense e utilizzato prettamente per il calcolo minuzioso di lanci balistici. E fin qui, tutto nella norma. Arriviamo dunque a quel 9 settembre, che accadde?
Quel giorno il Mark II si inceppò e la tenente Grace Hopper andò subito a controllare, prendendo in mano la situazione. Dopo una minuziosa ricerca si rese conto che il problema era di natura esterna: una falena giaceva incastrata tra i meccanismi elettronici del calcolatore. La tenente rimosse l’insetto, lo incollò sul registro di annotazioni sul computer e vi scrisse la celebre frase: “1545. Relay #70 Panel F (moth) in relay. First actual case of bug being found“.
Ora, come si nota tranquillamente, compare il termine “bug“, ma non si pensi, erroneamente, che sia la prima volta che gli insetti sono inseriti in questo ambito semantico così lontano dal loro proprio. Per ricercare questa origine il salto all’indietro nel tempo deve essere più lungo, e giungere fino alle soglie del 1870. Introduciamo un altro grande protagonista che di invenzioni ne capiva eccome, ovvero Thomas Edison.
In una sua lettera, datata al 1878, egli scriveva infatti: “The first step is an intuition, and comes with a burst, then difficulties arise — this thing gives out and [it is] then that “Bugs” -as such little faults and difficulties are called- “. Si riferiva chiaramente alle sue numerose invenzioni, e utilizzava il termine “bachi, insetti” per indicare i piccoli incidenti di percorso che ebbe nei suoi numerosi processi di invenzione.
Allora se cerchiamo l’origine in generale del termine come “problema tecnico” la troviamo nel XIX secolo, mentre se ci riferiamo al contesto dell’elettronica, per forza di cose, ci spostiamo nel secolo successivo. In entrambi i casi si verifica uno slittamento semantico molto interessante e che oramai fa parte del nostro linguaggio quotidiano.