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Il sepolcro di Gesù Cristo è in India? Qualcuno afferma di sì

Il sepolcro di Gesù Cristo è in India? Qualcuno afferma di sì

Srinagar è una città indiana popolata da quasi 2 milioni di persone. Si trova nell’estremo settentrionale del subcontinente ed è particolarmente nota per l’eccezionale bellezza dei suoi specchi d’acqua, primo fra tutti il lago Dal, sul quale si stagliano delle affascinanti case galleggianti. Il capoluogo estivo del Kashmir è conosciuto tuttavia per un altro singolare, anzi, singolarissimo aspetto: ospita il santuario Roza Bal. Il luogo è sacro ai musulmani Ahmadiyya (un particolare movimento islamico fondato nel 1899 da Mirza Ghulam Ahmad) poiché, almeno così si crede tra i fedeli, contiene le tombe di due venerabili, tali Yuzasaf e Mir Sayyid Naseeruddin. Mentre sul secondo sappiamo solamente si tratti di un santone locale, sul primo l’ipotesi avanzata dai musulmani Ahmadiyya è ben più azzardata. Yuzasaf sarebbe infatti il nome indiano di Gesù Cristo

Il sepolcro di Gesù Cristo è in India? Qualcuno afferma di sì

Ma come si può immaginare una cosa del genere? Secondo quali interpretazioni Gesù di Nazaret sarebbe morto in India e sepolto in un vecchio e modesto santuario, contraddistinto da un tetto spiovente a più livelli e da un’umile cupola esagonale verde? Se siete curiosi di scoprirlo, allora restate con me per qualche minuto, alla fine vi sarà tutto più chiaro. Più o meno…

Gesù Cristo tomba in India

I cristiani credono che dopo la crocifissione, Gesù Cristo sia risorto e asceso al cielo alla destra del padre. Per dirla in breve, la morte del Messia rappresenta la redenzione dell’umanità dal peccato originale. L’interpretazione tradizionale islamica la vede diversamente. Benché riconosca a Gesù figlio di Maria un ruolo profetico per la diffusione della parola di Dio, diverge sulla fine della sua esperienza terrena. La maggioranza dei musulmani si basa sulle affermazioni riportate nel Corano (4:157-158) per le quali il Cristo è asceso al cielo senza passare per la crocifissione. Altre tradizioni minoritarie invece affermano che la vita terrena di Gesù di Nazaret sia proseguita anche dopo la crocifissione. Tra le suddette versioni spicca quella fornita da Mirza Ghulam Ahmad, fondatore alla fine del XIX secolo del movimento musulmano Ahmadiyya.

Gesù Cristo fondatore Ahmadiyya

Mirza Ghulam Ahmad, interpretando (male, secondo chiunque, tranne che per i suoi seguaci) il Corano e altre fonti materiali sulle quali torneremo, arrivò a sostenere come Gesù Cristo in realtà fosse sopravvissuto al primissimo martirio sulla santa croce. Svenne e dopo 4 ore i soldati romani lo tolsero dalla croce, permettendo la sua sepoltura nel Santo Sepolcro. Gli ahmadi (altro nome per Ahmadiyya) sostengono che, non si sa bene come, dalla Palestina Gesù sia finito nella rigogliosa valle del Kashmir. Qui, nell’attuale India settentrionale, egli trovò la morte alla veneranda età di 120 anni.

Gesù Cristo bandiera movimento musulmano Ahmadiyya

La base teologica sulla quale Mirza Ghulam Ahmad fonda la sua versione è da ricercarsi nella frase biblica presente nel Deuteronomio 21:23. Così recita: “… perché l’appeso è una maledizione di Dio”. Per Ahmad “Dio non avrebbe mai permesso che uno dei suoi veri profeti venisse brutalmente ucciso in una tale degradante maniera come la crocefissione”. Ed ecco dunque che nel santuario Roza Bal si trova la tomba di ‘Īs (nome con cui i musulmani chiamano Gesù figlio di Maria, Īsā ibn Maryam). Yuzasaf sarebbe invece il nome indiano buddista con il quale ci si riferisce al “profeta venuto dall’Occidente”.

Storici e teologi (sia cristiani che musulmani) smentiscono con decisione le proposte degli Ahmadiyya. Essi credono che Mirza Ghulam Ahmad possa aver travisato le narrazioni tradizionali su Siddhārtha Gautama, il Buddha, reputando parlassero di Gesù.

Gesù Cristo

Nella città indiana Srinagar fa comodo sostenere la versione di Ahmad. I negozianti attorno al santuario di Roza Bal spacciano la vicenda come veritiera, chiaramente con fini economici legati al turismo. L’amministrazione cittadina ci tiene tuttavia a non dare corda a queste cronache distorte. Qualche anno fa sono stati affissi dei tabelloni informativi recanti versi del Corano e della Bibbia, così da sfatare una volta per tutte la leggenda per la quale Gesù Cristo è sepolto lì, nel Kashmir, in India.