Si tratta di un oggetto in oro massiccio di 3.700 anni fa, ritrovato nel corso del XIX secolo all’interno di un tumulo funerario dell’età del bronzo a Mold, in Galles. Il Mold Gold Cape deriva da un unico foglio d’oro, successivamente arricchito di decorazioni ad imitare perline tra le pieghe del tessuto. È considerato uno dei migliori esempi di lavorazione preistorica dell’oro, anche a dimostrazione della bravura nel campo dell’artigianato durante l’età del bronzo in Europa.
Nel 1833 alcuni operai scoprirono il tumulo funerario in un campo chiamato Bryn yr Ellyllon (”Collina delle fate”). Al suo interno gli archeologi hanno trovato, insieme al Mold Gold Cape, resti di tessuti, lamine di bronzo e due cinghie in oro. C’erano anche frammenti di un secondo mantello aureo, ossa bruciate, ceneri e perle d’ambra.
Il mantello, tra tutti gli oggetti rinvenuti, ha subito colpito per il suo splendore gli archeologi. Come è possibile che una popolazione di nomadi, senza un insediamento stabile, che non costruirono mai palazzi o città, potesse realizzare una cosa simile? Si tratta di una delle opere più prestigiose di quell’era. Di forma ovale, il mantello serviva a coprire la parte superiore delle braccia e del torace di una persona di corporatura esile. Presenta anche delle perforazioni lungo i bordi, probabilmente per attaccare una fodera in pelle, decomposta con il tempo.
Il dubbio che ancora oggi rimane è sull’identità della persona che lo indossava. Sulla base delle dimensioni, probabilmente era per una donna di bassa statura o un bambino. Tuttavia, “Quando un oggetto spettacolare viene trovato sepolto insieme a un individuo, la solita ipotesi è che la persona dovesse essere un maschio adulto – forse un guerriero, un capo o un leader religioso. Questo è ciò che le persone hanno pensato per la prima volta quando hanno trovato i frammenti del Mold Gold Cape… Ma è un buon promemoria del fatto che gli archeologi interpretano sempre il passato con i pregiudizi del presente”, afferma Ben Roberts, curatore del British Museum.
Il mantello è talmente tanto un pezzo unico che gli studiosi hanno avuto difficoltà anche a spiegare il perché della sua realizzazione. Una volta indossato avrebbe di molto limitato i movimenti, per cui (probabilmente) non poteva essere utilizzato se non per cerimonie o riti religiosi. La realtà è che sarà molto difficile capire il suo vero utilizzo e l’identità della persona che lo indossava.