La storia a volte nasconde i suoi misteri come se fosse una fitta nebbia che di rado si dirama e permette di intravedere qualcosa, ma non tutto: è questo il caso del conte di Saint–Germain. Un misterioso personaggio di cui si sa molto poco che ha affascinato fino oggi.
Anche la sua data di nascita è un mistero. Il conte di Saint-Germain sarebbe nato intorno al 1700; di lui non si conosce neppure il vero nome o le sue origini. Solo speculazioni quelle intorno ai natali dell’uomo, che potrebbe addirittura essere per alcuni il figlio di Maria Anna di Neuburg, vedova di Carlo II.
Nell’esperienza di molti, un uomo brillante dotato di arguzia, qualità grazie alla quali ammaliava i suoi contemporanei. Possedeva delle discrete conoscenze storiche e scientifiche, e lasciava intendere di essere un guaritore dai miracolosi poteri, tanto miracolosi da garantire il prolungamento della vita umana.
Non si può ricostruire un percorso lineare della sua esistenza dato i periodi di vuoto che coincidono con le sue sparizioni o i suoi cambi di nome. Si sa che riapparve alla corte di Luigi XV nel 1748, dove riuscì a entrare nell’intima cerchia della favorita e del re. Dovette però lasciare la Francia a seguito del tentativo di concludere una pace separata con la Prussia. Tale tentativo gli valse l’inimicizia del duca di Choiseul.
Nel 1762 se ne attesta la presenza a Pietroburgo, essendo coinvolto nella congiura che portò al trono proprio Caterina II. Per lo più sembrò poi trovarsi in Germania, presso il landgravio Carlo d’Assia, un appassionato di arti occulte, in cui il conte sembrava essere maestro.
Al suo lungo curriculum si può aggiungere anche l’affiliazione alla massoneria, tanto che Cagliostro si vantava di essere suo discepolo. L’alchimista e avventuriero francese morì ad Eckernforde, nello Schleswig, tra il 1780 e il 1784. La figura del conte di Saint-Germain compare in varie opere letterarie e artistiche.