Quella che vi racconteremo oggi è una pagina incredibile e molto triste della storia contemporanea, con dei tratti filmografici niente male. Il 17 luglio del 1980, in Bolivia, avvenne il famoso golpe della cocaina e nacque il primo narco-stato del mondo. I protagonisti e architetti dell’opera erano un americano, un tedesco ed un boliviano. Ma non era gente qualunque.
La vicenda deve necessariamente iniziare sei mesi prima del colpo di stato. Nel gennaio 1980. In una sera qualunque di un qualunque mese invernale, nel pub “Bavaria” della capitale La Paz, si incontrarono: Klaus Altmann, Roberto Suárez Gómez ed un agente della CIA di cui tutt’ora non si conosce l’identità. Chi erano i tre moschettieri? Il primo era un ex nazionalsocialista che addestrava i torturatori dei servizi segreti deviati, il secondo il narcotrafficante più potente e ricco del mondo, maestro di Pablo Escobar e soprannominato “Il re della cocaina“. Del terzo poco sappiamo.
Arriviamo ad un’altra domanda fondamentale: Cosa decisero quella placida sera di gennaio? Semplice, molto semplice: se le elezioni del futuro luglio fossero state vinte dalle sinistre, sarebbero intervenuti. Da lì in poi cominciò il lavorio di estensione di segrete trame e corruzione. Detto, fatto. In sei mesi i principali corpi di polizia (dietro pagamento di 50.000$ a testa) erano corrotti. I protettori divennero oppressori.
Giusto introdurre, a questo punto della narrazione, degli altri protagonisti della nostra vicenda: I fidanzati della morte. Questo era il nome della forza armata brutalmente addestrata da Altmann. A luglio, e per i lunghi 13 mesi successivi al golpe, erano i padroni indiscussi della Bolivia. Le elezioni, come nei peggiori incubi, furono il preludio al dramma. Vinse il candidato di sinistra, perse l’intero paese. Il colpo di stato arrivò in men che non si dica e le forze di polizia, corrotte, non mossero un dito.
Era nato così il primo narco-stato del mondo ed i tre moschettieri erano tutti contenti. Il membro della CIA aggiunse un’altra vittoria al palmares dopo il Cile e l’Argentina, Altmann (in foto sotto, al momento del suo arresto nel 1987) poteva godere di fama, potere e ricchezza e Suarez (in foto sopra) aveva un intero paese a disposizione dei suoi interessi. Le tonnellate di cocaine prodotte ed esportate furono numerosissime, i soldi che circolavano in Bolivia era infiniti (concentrati in poche mani chiaramente) ed infinitamente sporchi.
Chiudiamo con un dato curioso: la Bolivia pare essere particolarmente affezionata ai colpi di stato. Quello del trittico diabolico fu il 188° golpe della storia del paese sudamericano, e terminò, indovinate un po’, con un nuovo golpe, 13 mesi dopo. La giustizia sommaria dei membri di partiti o associazioni di sinistra, i campi di concentramento e le altre nefandezze terminarono, ma la pagina tragicomica di storica rimase fortemente impressa.