Papa Paolo III convocò il Concilio di Trento nel 1545 e si concluse nel 1563, passando per 3 papi. Si trattava di un periodo complesso per la fede cattolica, che per la prima volta in Occidente, vedeva minata la sua unità. Si elaborarono delle armi per la difesa della fede dalle idee protestanti. Ma doveva anche risolvere dei problemi interni alla chiesa, reduce da un grande scandalo, noto come: la vendita delle indulgenze. Si trattava di preghiere che avrebbero abbreviato la permanenza del fedele in Purgatorio. La raccomandazione si faceva più corposa se l’uomo avesse pagato una grossa somma. In questo modo si reperirono abbastanza denari per la costruzione della Basilica di S. Pietro. Fu allora che il monaco agostiniano tedesco Martin Lutero espose pubblicamente la sua opinione sull’inganno e la truffa che queste indulgenze rappresentavano per i credenti.
Nel 1517 Lutero inchiodò alla porta della chiesa del palazzo di Wittenberg le sue 95 tesi, in cui attaccava lo stato della Chiesa cattolica. Inoltre, descriveva i principi teologici della sua dottrina. Questo documento fu l’inizio di un dibattito che portò alla Riforma protestante.
Furono molti i tentativi di far ritrattare a Lutero le sue tesi, ma con il passare del tempo la frattura si fece sempre più evidente e la fede protestante raccoglieva sempre più adesioni. Solo 28 anni dopo la Riforma, il mondo cattolico si riunì per elaborare una risposta per questa scissione.
Gli anni del Concilio di Trento furono colmi di discussioni intense, ma alla fine si arrivò ad elaborare tre nuovi precetti che da lì in poi la comunità ecclesiastica avrebbe dovuto rispettare. La Chiesa cattolica era l’unica ad avere il diritto di interpretare le Sacre Scritture. I protestanti, invece, sostenevano che un uomo e una Bibbia fossero sufficienti per conoscere le Scritture e contattare Dio. I parroci avrebbero dovuto predicare la domenica e nei giorni di festa e di insegnare il catechismo ai bambini. Dovevano inoltre registrare le nascite, i matrimoni e le morti (Nacquero così gli archivi parrocchiali).