Nel Parco dell’Etna, sul territorio del paesino di Sant’Alfio, si trova un albero a dir poco particolare. Stiamo parlando del Castagno dei Cento Cavalli, la pianta inserita nel Guinness World Record come albero più grande del mondo. Anche l’UNESCO, dal 2006, proprio durante un convegno nella zona, lo inserì fra i patrimoni da tutelare come simbolo di pace.
Vediamo insieme la storia del castagno, partendo dalla sua veneranda età. Il botanico Bruno Peyronel lo classifica come la pianta più anziana esistente, e alcune prove sembrano dargli ragione. Le prime notizie risalgono infatti al XVI secolo, e continuano ininterrotte da quel momento in poi.
L’opera “Il Mongibello“, di Don Pietro Carrera, del 1636 lo descrive come maestoso e “capace di ospitare nel suo tronco fino a 30 cavalli”. Circa un secolo dopo, Il 21 agosto del 1745, fu emanato un ordine di tutela del castagno, considerabile come il primo provvedimento di difesa ambientale, almeno nella zona.
Ma spostiamoci un attimo dalla storia alla leggenda, perché la pianta ne ha una molto curiosa e bella che la descrive perfettamente. Si narra che una regina, non identificata ancora dagli studiosi, fosse a caccia con al seguito 100 cavalieri. Sorpresi dal temporale, trovarono tutti rifugio sotto la folta chioma del castagno. All’interno del tronco ci fu inoltre abbastanza spazio per concedere alla regina di giacere con più cavalieri.
Si potrebbe trattare di Giovanna d’Aragona, di Isabella d’Inghilterra, moglie di Federico II, ma sicuramente non di Giovanna d’Angiò, che mai fu in Sicilia. Tornando alla storia, fino al 1965, momento dell’esproprio dell’albero, la pianta apparteneva alla famiglia dei Caltabiano, che organizzava lauti banchetti all’ombra del colosso ligneo.
Il castagno di 22 metri di larghezza e 22 di altezza, composto da tre fusti, è oggi monumento nazionale. Molti dibattono sul fatto che forse non si tratti di una singola pianta, ma poco importa, il Castagno dei Cento Cavalli è fra i patrimoni da tutelare UNESCO e detiene un record. Se volete un riparo sicuro nei pressi dell’Etna ora sapete dove andare.