In Italia il calcio è una sorta di religione laica. Una professione di fede vincola uomini, donne, anziani e bambini ad una squadra. Dalla nascita alla morte, senza cambiarla mai. La domenica ha senso solo se c’è il calcio, l’ansia delle partite importanti si sente già a settimane di distanza. Se ci spostiamo nell’arcipelago britannico, precisamente in Irlanda, succede qualcosa di molto simile, ma con il Calcio Gaelico. Sapete già cos’è? Siete nel posto giusto per scoprirlo.
Negli Statuti di Galway del 1527 compare per la prima volta la magica parola “Football“. Da lì in poi, per altri cinque secoli, ci saranno continue innovazioni e modifiche, ma il “calcio“, nelle sue varie metamorfosi, rimarrà pane quotidiano di molti. Intorno al XIX secolo iniziò a diffondersi anche il Caid e il cross-country-caid; tenete a mente questi due sport, perché ritorneranno.
Nel frattempo si diffuse e divenne molto popolare anche il Rugby, mentre il Caid diventava il ” rough-and-tumble-game“, ovvero un gioco molto duro e “grezzo”. Questo almeno fino al 1884, quando la Gaelic Athletic Association (GAA), ne decretò la fine. Ma da ogni fine un nuovo inizio. Si scrivevano infatti in quel contesto le regole di uno sport destinato ad una popolarità locale, ma vivace ed affascinante come pochi altri.
Dopo aver scritto le regole non restava che organizzare la prima partita ufficiale secondo queste: avvenne il 15 febbraio 1885 a Callan, nella contea di Kilkenny. Ma come si gioca? In un campo lungo dai 130 ai 145 metri e largo tra gli 80 e i 90, si fronteggiano due squadre da 15 giocatori cadauna. Ognuna di queste ha una porta a forma di H, alta tra 6 e 7 metri e con la barra orizzontale posta a 2,5 metri da terra.
Come nel calcio, l’obbiettivo è far andare il pallone (molto simile a quello di pallavolo ma molto pesante poiché di cuoio) nella porta avversaria. Qui c’è la crasi più evidente tra calcio e Rugby: se la palla entra nella parte bassa della rete (in una porta da calcio vera e propria), il Goal vale 3 punti, se passa sopra la traversa, ma dentro i due pali, il Goal vale un solo punto. Anche i placcaggi ricordano molto le simpatiche carezze del Rugby. I due tempi della partita durano 30 minuti ciascuno, tranne negli incontri inter-country, ovvero tra contee, dove la durata aumenta di 5 minuti per tempo.
C’è anche un’interessante commistione col basket: il giocatore da fermo non può tenere la palla più di 4 secondi, e nello spostarsi non può tenerla ferma per più di 4 passi. La palla poi si passa o con i piedi o con un colpo di nocche, quindi non si lancia normalmente con le mani. Inoltre si può prendere il pallone in mano solo se già in aria, ma non raccogliendolo da terra. In quest’ultimo caso bisogna necessariamente alzarlo con il piede, con il cosiddetto pick-up. Dai, correte a vedere qualche video, non ve ne pentirete e scoprirete molte altre cose su questo interessante sport irlandese.