Nicola II, ultimo zar di Russia e la zarina Aleksandra Fëdorovna non ebbero solo Anastasia come figlia. Il problema è che, quando si pensa ai Romanov, complice anche il lungometraggio della Fox e gli svariati film a lei dedicati, ci viene sempre e solo in mente Anastasia. Per questo motivo, oggi andremo a conoscere meglio i figli di Nicola II.
Tutti i figli di di Nicola II Romanov
Non parleremo della tragica fine della famiglia di Nicola II, sappiamo tutti quale fu il destino delle zar, della zarina, delle granduchesse e dello zarevic. Oggi vogliamo solo parlare di come erano i figli dell’ultimo zar di Russia.
1- Granduchessa Ol’ga. Ol’ga Nikolaevna Romanov era la primogenita. Nata il 15 novembre 1895, morì a Ekaterinburg il 17 luglio 1918 a 23 anni. Sin da piccola fu molto legata alla sorella Tat’jana, con cui condivideva la stanza. Vestivano anche in maniera simile ed erano soprannominate la “coppia grande”. Molto onesta, schietta, amava aiutare gli altri.
Da piccola era anche alquanto irascibile, soggetta a cisi di malumore, ma aveva una forte volontà e imparava velocemente (adorava leggere libri e romanzi). Aveva i capelli biondo scuri, gli occhi blu, era magra e aveva il tipico naso all’insù dei Romanov. Sempre gentile, da piccola era considerata meno bella delle sorelle, ma da adulta divenne assai affascinante. Adorava i gatti.
Durante la Prima Guerra Mondiale, insieme alla madre, prestò servizio presso la Croce Rossa, ma questo le causò un forte esaurimento nervoso. Per questo motivo fu assegnata ai lavori di ufficio (fu curata per tale esaurimento con delle iniezioni di arsenico, all’epoca considerato un rimedio contro la depressione e i disturbi nervosi).
Come il resto della famiglia, anche lei si affezionò parecchio a Rasputin. Durante la prigionia finale, cercò conforto nella fede. Anche lei durante la prigionia ebbe il morbillo che le causò una peritonite
2 – Granduchessa Tat’jana. Era la secondogenita. Tat’jana Nikolaevna Romanov nacque il 10 giugno 1897 e morì a Ekaterinburg il 17 luglio 1918, a soli 21 anni. Condivideva la stanza, i passatempi e i vestiti con la sorella maggiore, Ol’ga e insieme a lei faceva parte della “coppia grande”.
La sua educazione fu alquanto strana per gli standard dell’epoca. Oltre alle ore di studio, fu educata a non mostrare altezzosità nei confronti del personale di servizio. In aggiunta, aveva una mancia di due rubli a settimana per le sue piccole spese. Aveva una fede molto forte e una certa propensione al misticismo.
Alta, snella, aveva capelli scuri e ramati e occhi grigi. Era molto riservata, religiosa e aveva un carattere molto forte. Amava le faccende domestiche e i bambini, tanto da assistere poi con costanza il fratello Aleksej (cosa che le valse il soprannome di “La Governante”). Organizzava spesso eventi di beneficenza e aiutava nella gestione della casa. Inoltre amava leggere riviste di moda e si dedicava alla creazione di parrucche (necessarie quando, a seguito della febbre tifoide, dovette rasare tutti i capelli). Adorava anche il mare.
Fra le sorelle era quella più popolare e quella che maggiormente avrebbe amato trovare degli amici in società. Ma per via della rigida educazione vittoriana impartita dai genitori, anche lei, come le sorelle, fu tenuta lontana dalla viziosa aristocrazia russa dell’epoca.
Divenne colonnello onorario di un reggimento di Ussari e anche lei aiutò nella Croce Rossa durante la Prima Guerra Mondiale, nel ruolo di infermiera. Qui conobbe Dimitri Malama, il suo grande amore. Quando lui ripartì per la guerra, le regalò un Bulldog francese, Ortipo, che morì successivamente insieme alla ragazza. Durante la prigionia aiutò i genitori a gestire la casa e la famiglia. Inoltre, a causa del morbillo, le si ruppe un timpano dal forte mal di testa
3 – Marija. Fu la terzogenita. Marija Nikolaevna Romanov navque il 26 giugno 1899 e morì a Ekaterinburg il 17 luglio 1918 a soli 20 anni. Nonostante da piccola fosse presa in giro dalle sorelle per via della sua taglia, ecco che da grande divenne la più bella delle granduchesse, grazie anche ai suoi occhi blu.
Divideva la stanza con Anastasija e le due insieme erano conosciute come la “piccola coppia” (anche se fu sempre un po’ messa in ombra dalla più energica sorellina piccola).
Allevata anche lei in modo sobrio, amava ricamare. Anche lei si legò molto a Rasputin. Durante la Prima Guerra Mondiale, essendo troppo piccola, non svolse il ruolo di infermiera presso la Croce Rossa, ma divenne patrona dell’ospedale. Donava i suoi soldi per comprare le medicine ai feriti, leggevano loro ad alta voce, giocavano a carte e a dama con i feriti e facevano loro compagnia, cucendo anche vestiti per i soldati.
Anche lei durante la prigionia ebbe il morbillo e dovette respirare con una bombola di ossigeno
4 – Anastasija. Anastasija Nikolaevna Romanov era la quartogenita figlia dello zar. Nata il 18 giugno 1901 morì il 17 luglio 1918 a Ekaterinburg a soli 17 anni. Era molto legata alla sorella Marija con cui condiviveva le stanza e i giochi. Insieme a lei faceva parte della “coppia piccola”.
Fra le sorelle era la più vivace, allegra e impertinente. Era molto legata al padre, a cui assomigliava anche come viso, era di bassa statura, aveva occhi azzurri e capelli di color biondo ramato. Allevata anche lei in modo umile, era molto legata anche alla zia Olga, la sorella del padre. Non amava particolarmente studiare, ma era un’ottima attrice.
Era anche l’unica capace di far sorridere le ben più riservate sorelle maggiori. Tuttavia era anche assai dispettosa, arrivando a giocare scherzi alla servitù e facendo a botte con i compagni di gioco. Era però cagionevole di salute, soffrendo di mal di schiena e alluce valgo a entrambi i piedi.
Affezionata anche lei a Rasputin, durante la Prima Guerra Mondiale divenne patrona dell’ospedale. Essendo troppo piccola per fungere da infermiera, insieme a Marija teneva compagnia ai soldati feriti, fornendo loro medicine comprate con i suoi soldi e cucendo vestiti per loro.
Durante la prigionia, anche lei prese il morbillo. Dopo la sua morte, si diffuse la leggenda che fosse sopravvissuta, con diverse candidate che si finsero Anastasija
5 – Aleksej. Aleksej Nikolaevič Romanov era l’ultimo figlio dello zar, il tanto sospirato erede maschio. Nacque il 12 agosto 1904 e morì l 17 luglio 1918 a soli 14 anni. Si da piccolo era malato di emofilia (le sorelle erano solo portatrici del gene della malattia trasmessa per linea materna dalla regina Vittoria del Regno Unito). I genitori fecero di tutti per alleviare le sue sofferenze, fino a riporre tutta la loro fiducia in Rasputin.
Visto che l’emofilia causa emorragie difficili da arrestare anche a seguito di traumi lievi, per evitare che Aleksej si ferisse cadendo o giocando, morendo di emorragia, i genitori fecero imbottire di piumini tutta la sua stanza. Ovviamente fu cresciuto in una teca di cristallo.
Adorato dalle sorelle, durante la Prima Guerra Mondiale visse insieme al padre presso la sede dell’esercito militare. Quando nel 1917 Nicola II fu costretto ad abdicare, decise di passare il trono al fratello minore Michele II (che fra l’altro regnò solamente per un giorno). Questo perché se avesse passato il trono al figlio, questi sarebbe stato separato dalla famiglia. E visto che avevano fatto di tutto per nascondere la malattia dell’erede al trono, non poté fare diversamente.
Durante la prigionia, anche lui ebbe il morbillo, ma in forma leggera