I coloni norvegesi si stabilirono in Groenlandia nel X secolo e avevano bisogno di legname per costruire case, magazzini e navi. Mentre la maggior parte delle famiglie si affidava al legno locale e alla legna galleggiante, gli élite norvegesi importavano legname di alta qualità dal Nord America nordorientale e dal Nord Europa.
La scoperta dei viaggi transatlantici Norvegesi:
Una nuova ricerca ha scoperto che i Norvegesi della Groenlandia visitavano l’America del Nord per molto più tempo di quanto si pensasse in precedenza, motivati principalmente dal desiderio di legname di straordinaria alta qualità.
Utilizzando un metodo di studio a livello cellulare noto come analisi tassonomica, l’archeologa Lísabet Guðmundsdóttir ha distinto tra legname locale, legna galleggiante e legname importato. I suoi risultati hanno dimostrato che i Norvegesi della Groenlandia avevano visitato l’America del Nord per molto più tempo di quanto si pensasse in precedenza, motivati principalmente dal desiderio di legname di straordinaria alta qualità.
Il legno importato e la navigazione transatlantica:
Il legno importato proveniva principalmente dal Nord Europa, con le fonti norvegesi che erano le più importanti. Tuttavia, l’abete e il pino di Scozia non crescevano in Europa all’inizio del secondo millennio e potevano essere raccolti solo nell’America del Nord orientale.
Chiaramente i Norvegesi possedevano le navi e le abilità di navigazione necessarie per stabilire rotte marittime durature che attraversavano lo stretto di Davis per raggiungere il loro continente vicino, dove avrebbero raggiunto la costa settentrionale di quello che oggi è la provincia canadese di Terranova e Labrador.
La durata dei viaggi transatlantici:
Il legno prezioso e di valore poteva essere raccolto in America del Nord, e sembra che i commercianti e i taglialegna norvegesi abbiano continuato a visitare il luogo alla ricerca di legno fino al XIV secolo. Questa è una rivelazione sorprendente, perché smentisce le precedenti ipotesi su quanto spesso e per quanto tempo i Norvegesi della Groenlandia visitassero l’America del Nord.
La Groenlandia, la sua popolazione e la caduta delle colonie norvegesi:
La Groenlandia è l’isola non continentale più grande del mondo, ma a causa del suo clima glaciale non è in grado di sostenere una popolazione significativa. Tuttavia, c’erano popoli indigeni che vivevano sull’isola per migliaia di anni prima dell’arrivo degli europei del nord.
Nel 986, una flotta di 14 navi cariche di coloni e comandata da Erik il Rosso sbarcò sulla costa occidentale della Groenlandia. Le colonie norvegesi in Groenlandia furono abbastanza stabili e di successo, ma entro il 1450 tutte le colonie norvegesi erano crollate e i loro abitanti erano tutti tornati in Scandinavia.
Mentre non c’è una prova definitiva che mostri perché i Norvegesi lasciarono così improvvisamente la Groenlandia, i ricercatori attribuiscono la colpa a una combinazione di cambiamenti climatici, epidemie, raid dei pirati e sovrasfruttamento del territorio.