Quando si parla della Scozia ci vengono subito in mente i nomi di Maria Stuarda, William Wallace o Robert Bruce. Ma ci sarebbero altri personaggi, meno noti ai più, che hanno delle storie interessanti da raccontare. Come Helen Gloag, nata come figlia di un fabbro scozzese e diventata moglie del sultano del Marocco (con tanto di figli che per un pelo non ereditarono la dignità sultanale).
La curiosa storia di Helen Gloag

Helen Gloag nacque nel 1750 nel villaggio di Wester Pett, vicino a Muthill, nel Perthshire. Era la figlia primogenita di Andrew Gloag e Ann Kay. La madre morì presto e Andrew si risposò. Tuttavia Helen non andò mai d’accordo con la matrigna. Helen, infatti, era una vera e propria bellezza sin da giovanissima, una ragazza con la pelle chiara, gli occhi verdi e i capelli rossi. Della giovendtù di Helen sappiamo che aveva un amico speciale, un contadino di nome John Bayne o Byrne, disapprovato dalla matrigna, e anche che amava giocare a carte e che era di fede episcopale. Non certo il periodo ideale per essere episcopali o giacobiti, in Scozia.
Giunta all’età di 19 anni, visto che la vita di casa le stava stretta, insieme ad altri giovani scozzesi si imbarcò per recarsi verso la Carolina del Nord. Peccato che qui non vi arrivò mai. Dopo quindici giorni di viaggio la loro nave fu abbordata e attaccata dai corsari del Marocco. Questi uccisero la maggior parte degli uomini a bordo, mentre le donne furono portate al mercato degli schiavi di Algeri.
Al mercato, un ricco mercante vide Helen e la comprò. Il suo obiettivo era quello di regalarla al visir del sultano marocchino Sidi Mohammed ibn Abdullah, in modo da accattivarsene i favori. Il che avvenne, ma il sultano, dal temperamento alquanto dispotico, si invaghì così tanto di lei da non limitarsi a farla diventare solamente la sua ennesima concubina, ma anche la quarta moglie prima e poi moglie principale.

Helen divenne così influente nella vita del sultano da attenuare anche alcune sue linee politiche. Per esempio, lo convinse a liberare i prigionieri e a chiudere gradualmente i mercati degli schiavi. Inoltre lo influenzò a tal punto che il sultanato divenne maggiormente tollerante nei confronti delle altre credenze, trasformando anche i porti in centri commerciali dove transitavano merci provenienti da tutto il mondo islamico.
Grazie a Helen le donne dell’harem iniziarono a ricevere cure mediche da medici europei in visita e il sultano iniziò anche a sostenere la Gran Bretagna nelle imprese militari. Helen, come moglie principale del sultano, godeva anche di una notevole autonomia. Era in contatto regolare col fratello Robert, capitano di mare. Inoltre inviava articoli dal Marocco alla famiglia e agli amici, oltre che mantenere con loro una corrispondenza.
Il che vuol dire che aveva accettato in toto il suo ruolo di moglie del sultano e madre di due suoi figli. Purtroppo, però, la vita di Helen cambiò drasticamente quando il marito morì nel 1790. Lei aveva quasi quarant’anni, ma i figli non erano ancora abbastanza grandi per prendere il potere. Il marito aveva scelto un nipote per governare in loro vece, ma Mulai Yazeed, il figlio del sultano e di una donna tedesca, anche lei catturata dai corsari, riuscì a conquistare il potere.

Il suo primo atto fu quello di uccidere tutti i rivali nonché i fratellastri. Inclusi i due figli di Helen, i quali si trovavano in un monastero cristiano. Pare che Helen abbia chiesto anche aiuto alle autorità britanniche. Probabile che tale aiuto fosse arrivato, ma fosse poi stato dirottato a favore di Mulai Yazeed nel tentativo di riprendersi la città di Ceuta dagli spagnoli.
Arrivati a questo punto della storia, di Helen si persero tutte le tracce. Possibile che rimase uccisa a seguito dei disordini e delle guerre incorse dopo la presa del poter di Mulai Yazeed. Tuttavia in Scozia Helen è ricordata spesso come l’Imperatrice del Marocco, anche se questo non fu mai il suo titolo.