Sì, anche a noi è venuto il sorriso nell’apprendere la notizia, ma si tratta di una scoperta davvero importante, a suo modo epocale. Abbiamo, per la prima volta nella storia, la possibilità di osservare l’ano perfettamente conservato di un esemplare di dinosauro vissuto decine di milioni di anni fa. Approfondiamo adesso l’argomento.
Ad occuparsi del caso sono i ricercatori dell’Università di Bristol, in Inghilterra. Essi non hanno perso l’occasione nel palesare un entusiasmo scoppiettante per una scoperta dal valore scientifico sensazionale. L’ano apparterrebbe al fossile di un Psittacosauro, un esemplare di dinosauro appartenente al periodo Cretaceo (dai 145 milioni ai 65 milioni di anni fa) non più corposo di un cane di grande stazza.
Il Psittacosauro sarebbe un lontano parente del più noto Triceratopo, anche se più piccolo e con caratteristiche corporee differenti. Infatti parliamo di una creatura dal muso allungato, squadrato e dotato di piccole corna. Nello specifico, i resti dell’antico abitante di questo pianeta sarebbero stati rinvenuti in Cina. Fin da subito i ricercatori hanno notato come il didietro fosse veramente ben preservato, quasi integro.
La domanda che un po’ tutti si sono posti e che, solo all’apparenza, potrebbe apparire banale è la seguente: essenzialmente, a cosa serviva l’ano dello Psittacosauro? Possiamo definirlo un orifizio multiuso: fungeva da sfogo cloacale, quindi per l’espulsione di feci ed urina, ma era utile anche nell’atto riproduttivo e per quanto riguarda la deposizione delle uova.
Inoltre, grazie agli studi fin qui condotti sull’esemplare ritrovato in Cina, sappiamo come questo orifizio anale contenesse delle ghiandole odorose che il rettile utilizzava durante la fase del corteggiamento. La cosa non stupisce, perché allo stesso modo si atteggiano i cari buon vecchi coccodrilli. Una peculiarità che è saltata all’occhio riguarda la tonalità contrastante della camera cloacale. Il colore acceso, distinto dal resto del corpo, fungeva probabilmente da richiamo visivo (avete presente i babbuini? Ecco, appunto).
Insomma, l’ano di un dinosauro può dirci molto di quel mondo che fu e che oggi ricordiamo con tanta creatività e studiamo con altrettanta curiosità. Vorremmo chiudere con una frase specifica, ma scadremmo nella volgarità, perciò ve lo diciamo in modo velato. I ricercatori, nello scoprire il fossile, hanno avuto una bella cloaca.