Siamo nel Lincolnshire, precisamente a Crowland, in Inghilterra orientale. Gli studiosi si emozionano alla vista di un residuo archeologico antichissimo, risalente al tardo Neolitico. Si tratta di un henge preistorica, ovvero di un terrapieno di forma circolare, importante centro per la regione nelle vecchie cerimonie religiose. Una pagina di storia ritornata alla luce, vediamo insieme come.
Gli scavi svolti dal team di archeologi avvengono precisamente a ad Anchor Church Field, a nord-est di Crowland. Il reperto invece ha una datazione approssimativa, si parla di qualche migliaio di anni fa, ma il numero è molto variabile. Per tale motivo si colloca la scoperta a cavallo tra il tardo Neolitico, come sopra accennato, e la prima Età del Bronzo (2900 a.C.- 1600 a.C.).
Stando ai dati riportati sul Journal of Field Archaeology, si tratterebbe dell’henge più antico mai ritrovato in tutta l’Inghilterra orientale. Il diametro del sito cerimoniale è davvero ampio: si parla di ben 76 metri, ovvero 250 piedi. Inoltre, l’intero sito è circondato da un fossato profondo ben 16 piedi, quindi circa 5 metri. L’area sacra era delimitata con decisione, a testimonianza della sua importanza.
Altro riferimento necessario è quello inerente la collocazione del sito. L’henge si trovava infatti in un’area ben delimitata e protetta. La zona dove sorge era anticamente circondata da acqua e paludi su ben tre lati, ed era una zona ben protetta ma al contempo visibile e imponente. Caratteristiche abbastanza tipiche di luoghi sacri dove svolgere cerimoniali religiosi.
L’elemento forse più buffo e ironico della faccenda è che si tratta di un ritrovamento fortuito. Sebbene nell’area ci fossero molti altri henge, tutti di dimensioni minori di quello ritrovato, non si stava però ricercando questo tipo di struttura. Le ricerche nell’area ad est di Crowland partono infatti con l’intento di trovare un antico eremo medievale.
Quella odierna si iscrive dunque nell’albo delle scoperte fortuite ma al contempo importantissime. Il monaco morto nel 714 d.C. rimane ancora avvolto dal mistero, in compenso ora abbiamo un nuovo sito, molto più antico e che racconta un’altra storia tutta sua.