Gli archeologi hanno scoperto un antico sito preistorico che ha testimoniato come gli uomini dell’età della Pietra fossero soliti dare la caccia a una specie di elefanti ormai estinta per cibarsene.
Elefanti estinti nella dieta degli uomini preistorici
![uomini preistorici](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/06/uomini-preistorici.jpg)
Il sito preistorico in questione si trova in Sud America. Qui pare che gli uomini preistorici, cacciatori e raccoglitori, uccisero un parente degli elefanti, una specie ormai estinta più di 12 mila anni fa.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, descrive in dettaglio lo scavo e l’analisi del sito che si trova nella regione del lago Tagua Tagua, nel Cile centrale. Il sito apparteneva a un accampamento di cacciatori-raccoglitori, datato fra 12.440 e 12.550 anni fa.
![elefanti](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/06/elefanti.jpg)
Tra i reperti emersi ci sono i resti fossili di un Gomphothere, un parente ormai estinto dei moderni elefanti. Questo gruppo di animali popolava la Terra già dalla fine dell’Oligocene (da 23 milioni a 33,9 milioni di anni fa), arrivando fino al tardo Pleistocene (da 11.700 a 2,6 milioni di anni fa) e all’inizio dell’Olocene (da 11.700 anni fa ad oggi).
Questi animali avevano zanne simili a quelle degli elefanti moderni. Tuttavia alcune specie avevano zanne maggiormente specializzate per permettere loro di nutrirsi di diversi tipi di vegetazione.
I ricercatori hanno scoperto dei chiari segni di macellazione sulle ossa di Gomphothere ritrovate nel sito di Tagua Tagua, accanto a strumenti di pietra e altri resti. Le prove suggeriscono che il sito fosse un accampamento temporaneo di cacciatori.
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Tuttavia nel sito pare che venissero svolte anche altre attività, pur essendo temporaneo. Fra di esse figurano anche la lavorazione di piante e piccoli animali come rane e uccelli. Inoltre gli archeologi hanno anche documentato le prove di attività come la macinazione dell’ocra rossa, un pigmento naturale tipico della terra argillosa.
Nel sito erano anche presenti i resti fossili di semi di cactus e gusci di uova di uccelli, il che vuol dire che il campo era occupato anche durante la stagione secca.