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utensili osso

Gli uomini del Neolitico selezionavano gli animali da cui ricavare gli utensili in osso

Un recente studio pubblicato sulla rivista Plos ONE e realizzato dal gruppo di ricerca EarlyFoods del Dipartimento di Preistoria dell’Universitat Autònoma de Barcelona (UAB) e ICTA-UAB, insieme con ricercatori dell’High Mountain Archaeology Research Group, del Consiglio generale di Aragona e dell’Università di Copenaghen ha rivelato che gli uomini del Neolitico selezionavano le specie animali da cui ricavare gli utensili in osso che utilizzavano nel corso delle loro attività quotidiane e di caccia.

Novità sugli utensili in osso usati nel Neolitico

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La ricerca ha interessato un sito dei Pirenei centrali, Coro Trasito, sito a 1.548 metri di altezza sul livello del mare. Le indagini hanno dimostrato che i gruppi di uomini Neolitici che abitavano il sito 7mila anni fa, erano soliti selezionare con attenzione gli animali da cui ricavare i loro utensili in osso.

Così, se da ossa di pecore e capre riuscivano a ottenere le migliori punte ossee per poter trattare le verdure, ecco che preferivano le ossa di cervo per realizzare le punte dei proiettili che usavano durante la caccia.

Studi precedenti morfologici suggerivano che gli uomini del Neolitico utilizzassero soprattutto pecore e capre. Ma questa nuova ricerca ha dimostrato come avvenisse a monte una selezione più oculata, tenendo conto anche di cervi e caprioli.

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La preferenza delle ossa dei cervidi per realizzare proiettili da usare poi nella caccia, potrebbe essere dovuta sia a diverse proprietà delle ossa di questi animali rispetto a quelle di capre e pecore, sia a motivi legati a credenze e valori associate a questa specie animale.

A proposito di credenza, proprio dal Neolitico ci viene la risposta su cosa serve per effettuare l’ultimo viaggio verso l’aldilà.

Tuttavia, per confermare tale tesi, sono necessari ulteriori studi, magari provenienti anche da altri siti.

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Un altro dato di fatto è che nel Neolitico era presente una sorta di primeva economica circolare basata anche sul riciclo delle ossa umane.